Parco Nazionale del Catria e Nerone |
Una proposta intelligente in quanto rappresenta l'unica
possibilità di sviluppo per i paesi delle zone montane del pesarese,
destinate, se le cose non dovessero cambiare, a divenire reliquie storiche.
La "Lupus in Fabula" ha avviato nell'estate del 2003, in collaborazione
con i "Rari Ramarri Rurali" e "Coop. Mondo Solidale",
la campagna di sensibilizzazione per la creazione del Parco.
Il primo atto di questo progetto è stato la realizzazione di depliant informativi inviati a tutte le famiglie ed esercizi commerciali, circa 11.500 indirizzi dei comuni interessati dalla futura area protetta che sono: Apecchio, Cagli, Cantiano, Frontone, Piobbico, Serra Sant'Abbondio e Urbania. Di questi pieghevoli è già uscito il primo numero in settembre 2003 ed il secondo a gennaio 2004: entrambi racchiudono informazioni utilissime a capire il funzionamento e l'utilità del Parco. La campagna prevede di divenire ancor più incisiva già nel corso del 2004, con l'organizzazione di eventi culturali, musicali e ricreativi legati alla promozione del Parco. Il primo obiettivo a media scadenza è la costituzione di un autonomo "Comitato per il Parco". Un'area protetta che nel progetto di base avrebbe una superficie di oltre 35.000 ettari, con la possibilità di diventare circa 50.000 con l'integrazione del Demanio umbro e dell'Alpe della Luna. All'interno del Parco finirebbero per trovarsi luoghi di altissimo valore ambientale quali: Il Bosco di Tecchie, La Valle dell'Infernaccio, la Balza Forata, Fondarca, Il Monte Acuto, le Foreste di Bocca Serriola, Le Valli del Bosso, del Candigliano e del Burano Le Balze della Porta . e anche tesori di storia e architettura come il Castello Brancaleoni di Piobbico, il Palazzo Ubaldini di Apecchio, la Rocca di Frontone, il Monastero di Fonte Avellana, la Torre Martiniana di Cagli, gli scavi archeologici di Cantiano. Sono molteplici i benefici che l'istituzione del Parco Nazionale porterebbe. Verrebbero promossi e valorizzati il patrimonio naturale, le ricchezze storiche, architettoniche, culturali e le tradizioni, favorendo lo sviluppo economico e sociale delle popolazioni residenti attraverso la protezione della natura, migliorandola attraverso il restauro degli ambienti degradati. I prodotti tipici acquistano un valore aggiunto e ridanno vita alle attività commerciali, che nei paesi di montagna faticano a tirare avanti. Chi risiede dentro i confini del Parco, o vi possiede delle proprietà godrà di grandi agevolazioni sui restauri edili, aziende agricole, forestali, agrituristiche e zootecniche; in questi ed in altri settori, il parco interviene a sostegno in modo diretto e/o indiretto. E' partita a febbraio anche una petizione popolare a favore del Parco. |
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