La presente per comunicare che nei giorni 4,17 e 20 agosto alcuni
attivisti dell’Ass. la Lupus in Fabula, durante escursioni
lungo il fiume Bosso e il torrente Bisciugola (tratti interni al
territorio del Comune di Cagli), hanno riscontrato la presenza di
alcune tubazioni che potrebbero essere funzionali ad attività
di scarico liquami. In particolare, lungo il fiume Bosso (circa
cento metri a monte della passerella) sono state individuate due
condotte, in parte interrate, in prossimità delle quali il
terreno si presenta in uno stato acquitrinoso e maleodorante. A
partire dalla fine di uno dei due tubi sembrano poi essere chiari
i segni dello scorrere di “liquidi” (direzione fiume)
favorito anche dalle pendenze dei terreni. Per quanto riguarda invece
il torrente Bisciugola (affluente del fiume Burano)la situazione
sembra essere addirittura più grave: risalendo il corso d’acqua,
per qualche centinaio di metri e a partire dalla zona ex maneggio,
è stata rilevata la presenza di almeno sei tubi la cui bocca
di scarico sembra essere stata volutamente orientata verso il torrente.
Da uno di questi, interrato, con la parte terminale a ridosso del
corso d’acqua e nascosta dalla base di un grosso albero, gli
attivisti dell’associazione scrivente hanno avuto modo di
osservare la fuoriuscita di una notevole quantità di liquami
proprio nel momento del loro passaggio. E’ utile sottolineare
come in tutta la zona interessata sia nettamente percepibile il
cattivo odore dovuto allo scarico. Infine, ancora più a monte,
sono stati individuati due casotti in cemento che potrebbero essere
funzionali al collegamento di varie condotte, ma che sembrano riportare
chiari segni di manomissione: entrambe le strutture, infatti, presentano
(muro lato fosso) enormi fori presumibilmente aperti con picconi,
che potrebbero determinare, nei casi del “troppo pieno”,
lo sversamento di acque o liquami direttamente nel torrente sottostante.
ORA, CONSIDERATO CHE:
-tali condotte si trovano subito a valle di zone urbanizzate e
in forte espansione
-le tubazioni di cui sopra non sembrano, almeno in parte, essere
collegate a reti acquedottistiche o fognarie
-la presenza di eventuali scarichi potrebbe risultare non conforme
a quanto disposto dal DL 152/2006 e dalle vigenti leggi in materia
urbanistica
-la possibile diffusione, nel tempo, di elementi inquinanti (da
accertare) potrebbe aver già portato ad una seria contaminazione
dei terreni circostanti
-a valle della confluenza tra fiumi Bosso e Burano esitono punti
di adduzione per uso alimentare e domestico
-il possibile carico inquinante potrebbe pregiudicare il corretto
funzionamento del potabilizzatore distante pochi chilometri
-le tariffe pagate dal cittadino relativamente al Servizio Idrico
Integrato, sono, in questa provincia, particolarmente elevate anche
a causa dei costi di potabilizzazione
-a qualche metro di distanza dai possibili scarichi sul fiume Bosso,
insistono luoghi frequentati da centinaia di bagnati (compresi i
bambini)
-una situazione di possibile inquinamento potrebbe, soprattutto
nei periodi di magra, modificare le caratteristiche organolettiche,
chimiche e batteriologiche del fiume Bosso e del Torrente Bisciugola
con grave pregiudizio per la flora ripariale e la fauna ittica
SI CHIEDE
agli organi in indirizzo di intervenire al fine di verificare:
-la presenza/provenienza di eventuali scarichi e la loro conformità
alle leggi vigenti,
-attraverso opportune analisi, la qualità dei corpi idrici
citati e di quelli subito a valle compresa la qualità dei
terreni circostanti
Infine si chiede di essere aggiornati sull’evoluzione delle
fasi di verifica.
Distinti saluti
Ass. la Lupus in Fabula
Luca Orciani
|