Comincia male il 2005 per il Catria.
Nel cuore di quella che dovrebbe essere una delle aree più
protette dal punto di vista ambientale, alcuni soci di Lupus in
Fabula il 2 Gennaio nel corso di un'escursione hanno trovato le
tracce evidenti lasciate dai bracconieri.
Come si vede dalle immagini, lungo il tracciato del sentiero 55
che dalla Capanna dei Porci scende fino all'abitato di Chiaserna,
abbiamo trovato tracce di sangue lasciate da un animale trascinato
a valle. Le tracce, le cui dimensioni sulla neve fanno pensare ad
un capriolo, terminavano piu' a valle in un punto facilmente raggiungibile
da un fuoristrada i cui segni lasciati dalle gomme erano ben visibili.
Lungo quel sentiero sono presenti numerosi cartelli che indicano
il divieto di caccia. In ogni caso poi, per la presenza della neve
al suolo, l'attività venatoria dovrebbe essere comunque preclusa.
E' evidente però che i cacciatori di frodo non si fanno scrupoli
e non si lasciano certo fermare da leggi e regolamenti tra l'altro
non semplici da far rispettare. E' difficile infatti che una vigilanza
adeguata possa coprire un'area vasta come quella del nostro Appennino.
Diventa fondamentale quindi il ruolo dei singoli cittadini che dovrebbero
segnalare tempestivamente alle autorità competenti eventuali
violazioni della legge: uno sparo di fucile nel bosco in una bella
mattina d'inverno è difficile che passi inosservato! |
|
|