L'ultimo saluto a Mito

Aveva sempre ricevuto carezze e qualche boccone di cibo dalle migliaia di persone che ha conosciuto. Per oltre 10 anni Mito ha abitato nel piccolo paese di Furlo, arrivando da chissà dove, e nel corso degli anni è diventata il cane del paese, dei turisti, infatti lei faceva amicizia con tutti coloro che, come lei, mostravano amore. Per questo ha seguito centinaia di gruppi di escursionisti e di gite scolastiche dentro la Gola del Furlo, a volte saliva persino sul Monte Paganuccio e sul Monte Pietralata, malgrado l'età, malgrado trovasse solo nei gesti e negli sguardi delle persone la promessa di un pò d'acqua da bere e un pezzo di pane da mangiare.Una strordinaria voglia di conoscere gente e integrarsi ai gruppi, specie se di bambini, tant'è che una volta finì per ritrovarsi a 27 km da casa, seguendo dei pellegrini in viaggi per il Giubileo.
Un'immagine di Mito
Per lunghi anni si è avvicinata all'uscio delle case del Furlo, ma non vi è mai entrata, e delle auto non è ha mai voluto sapere, nè di salirci, nè di rischiare pericolose soste o lenti attraversamenti sulla carreggiata. Un cane libero, senza casa ma con tanti amici, alcuni più intimi, altri conosciuti solo per il tempo di una passeggiata o di un gesto d'affetto. Mito è morta per una grave intossicazione: questa volta ha mangiato ciò che non doveva, a meno che qualcuno l'abbia indotta a farlo..., a meno che qualcuno non abbia esagerato con quegli assurdi veleni per topi o per lumache, a meno che qualcuno non abbia compiuto l'odioso, vergognoso crimine, di preparare per Mito un boccone mortale, magari per non sentire più qualche abbaio la sera. Ora tutti hanno perso qualcosa, i tantissimi abitanti del Furlo che ne parlvano come fosse un vero e proprio personaggio e chi anche solo la conosceva e ogni volta si vedeva regalare un'accoglienza gioiosa e spontanea, come solo i cani possono fare. Mito è stata un esempio, la madre di tanti cuccioli oggi diventati grandi e intelligenti quanto la madre, capaci di allietare la vita di numerose famiglie. Un cane che è sfuggito alle regole vivendo randagio e felice, grazie alle persone che se ne sono prese cura e ai quali lei ha sempre ricambiato attenzione, amore e fedeltà. Questa grande perdita sia da esempio per chi oggi si rattrista ma tiene il proprio cane in un angolo, ad una catena, in una gabbia, senza affetto e senza un pò di libertà: non è solo quel cane che si perde molto.....

 

Scrivi alla Lupus Home Page Lupus in Fabula