La grande nevicata di fine gennaio nell'Appenino
centrale e le altre numerose precipitazioni nevose delle settimane
successive hanno interessato anche la provincia di Pesaro e Urbino.
Un paesaggio spettacolare per molti, l'emozione di un evento storico,
ma anche disagi e freddo per tante persone, sofferenza, fame e morte
per tantissimi animali d'allevamento e ancor più selvatici.
Lupus in Fabula e le altre grandi associazioni operative nella Regione
Marche stanno elaborando un documento da sottoporre alle amministrazioni
competenti per la sospensione della caccia ad alcune specie nella
prossima stagione venatoria. Alcuni animali, per la loro natura,
sono estremamente sensibili alle variazioni ambientali che causano
mancanza di cibo e limitazioni nei movimenti, e in qualche caso
addirittura il soffocamento. |
Un cavallo nella tormenta sulle colline cagliesi |
La mortalità raggiunge il suo picco nelle settimane successive
agli eventi meteorici più importanti, causate dall'indebolimento
dell'organismo. Nei cervidi come il daino e il capriolo proprio i maschi
adulti, riprodottisi nell'autunno, sono i più esposti alla mortalità
date che le battaglie sostenute per il dominio sulle femmine gli avevo
già anzitempo provocato un grosso dispendio di energie. Le specie
che necessitano assolutamente di essere sottratti dall'ignobile esercizio
di caccia sono appunto il daino e il capriolo, ma anche la volpe e la
lepre.
Andrea Pellegrini – consiglio direttivo Lupus in Fabula