Provincia di Pesaro e Urbino:
prima la caccia, poi il turismo

Con l'inizio della caccia al cinghiale il quadro é completo e appare chiaro che ancora oggi, nel 2008, 'Amministrazione Provinciale ritiene la caccia più importante di attività economiche come il turismo; ritiene il crudele divertimento della caccia più importante della professione di Guida Naturalistica. Di fronte alla richiesta di tutela della propria attività professionale formulata i primi giorni dell'agosto scorso da 18 Guide che operano sul territorio provinciale, la Giunta Ucchielli e l'Ufficio Caccia non hanno voluto e saputo riconoscere il diritto delle guide a poter fruire indisturbati di un'area a forte vocazione turistica, didattica e sportiva: il Fosso dell'Eremo e il Fosso del Presale sul Monte Nerone. Con una delibera di Giunta si sarebbe potuta ampliare l'attuale Oasi di Protezione, con la stessa facilità e rapidità con cui la stessa Oasi era stata invece ristretta circa 10 anni fa. Invece la lobby venatoria è ancora forte, più forte di una categoria di professionisti del turismo, più forte del buonsenso. Il Fosso dell'Eremo e il Fosso del Presale sono aree riconosciute di alta valenza naturalistica dall'Unione Europea, che vi ha istituito sia una ZPS che una SIC; custodiscono inoltre ruderi archeologici millenari come l'Eremo di Morimondo, il Mulino Cesari, Rocca Leonella e resti centenari come la diga e il ponticello del Presale; nella zona è stato realizzato un Sentiero Geologico, ci sono grotte turistiche e anche un rarissimo percorso natura adatto a bambini delle scuole elementari, famiglie con passeggini e disabili; esiste anche una frequentatissima palestra di arrampicata e poi agriturismi e strutture ricettive. Una concentrazione di attrattive che sono oggi, assieme al Castello Brancaleoni, la principale cartolina del comune di Piobbico. Ma dal 16 agosto è iniziato sotto gli occhi increduli di turisti e residenti l'abbattimento dei caprioli; dal 21 settembre le scorribande di cani, urla e colpi di fucile, da ieri anche le pericolosissime carabine dei cacciatori di cinghiale. Era una grande occasione per il Presidente Ucchielli di togliersi di dosso l'imbarazzante appellattivo di Presidente delle doppiette, un'occasione per evitare di far ritornare in evidenza la commistione tra chi fa allo stesso tempo l'amministratore e il cacciatore, il capo dell'ufficio caccia e il cacciatore. Le Marche pagano il clamoroso ritardo sul marketing turistico per colpa di questi personaggi ai quali andrebbero chiesti i danni per i forti disagi e le limitazioni provocati a tutte quelle persone che intendono vivere di mestieri come la Guida e la gestione di strutture ricettive, e che su queste aspettative hanno investito tempo e denaro. Un danno economico per i professionisti del settore, un danno d'immagine per un territorio a vocazione turistica ma che si definisce tale solo quando questo rappresenta una vetrina elettorale e non comporta decisioni politicamente impegnative. Ma è la collettività tutta che dovrebbe chiedere spiegazioni in casi del genere, perchè è con soldi pubblici che si cerca faticosamente di fare turismo e raggiungere la tanto sospirata sostenibilità. Invece Ucchielli non riesce proprio a sganciarsi da quel gruppuscolo di cacciatori che probabilmente ritiene fondamentali per una nuova ribalta elettorale. Chi fa il lavoro di guida è costretto a migrare in Toscana, dove politici e gestione del territorio sono 50 anni più avanti (malgrado vi sia oltre il doppio di cacciatori), chi ha aperto una struttura ricettiva deve pentirsi di non aver scelto un'area protetta.

Andrea Pellegrini
Guida Naturalistica

Piobbico, Novembre 2008

Leggi qui la richiesta ufficiale inviata il 20/08/2008

 

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