Il Monte S.Angelo di Arcevia si sta prefigurando come uno dei più
grandi
bacini estrattivi del Centro Italia con un impatto ambientale di laghe
proporzioni e conseguenze sulla salute degli abitanti della zona , a
causa
delle polveri disperse nell'aria..
Un'area paessagistica , che viene considerata dal "The daily news"
( il più
importante quotidiano inglese) la nuova Toscana, , sarà deturpata
da un
bacino estrattivo di larghe dimensioni ,approvato dalla Provincia di
Ancona,
con milioni di metri cubi di materiale da costruzione movimentati .
Se non si farà qualcosa per impedirne lo scempio, presto questo
magnifico
territorio diventerà una cava all'aperto.!!
Queste terre con una forte presenza archeologica hanno ricchezze storiche
e
archeologiche ancora inesplorate.Questo patrimonio è testimonianza
degli
uomini antichi che qui abitavano, quindi è patrimonio universale.
Alle pendici di Monte S.Angelo, più precisamente nella necropoli
di
Montefortino sono stati ritrovati importanti reperti archeologici della
Civiltà Celtica ( ad esempio le meravigliose corone auree, oggi
esposte al
museo archeologico di Ancona e l'elmo di Montefortino).
Inoltre il Monte S.Angelo di Arcevia è fondamentale per la memoria
storica
degli italiani,in quanto lì si consumato uno dei più tragici
episodi della
storia partigiana ( eccidio di Monte S.Angelo).
Per salvare la Necropoli di Montefortino , l'associazione "Trigallia"
si
affianca al Comitato locale ( www.ilmontesantangelo.it)
e organizza una
petizione on-line e due giornate di manifestazione ( 12-13 febbraio
2005)
per sensibilizzare l'opinione pubblica e fare pressione sull'amministrazione
della Provincia di Ancona affinchè il piano venga bloccato
Se vuoi saperne di più a aderire alla petizione on-line e alla
manifestazione clicca sul banner qui sotto
Il coordinatore del Comitato a difesa di Monte S.Angelo e Montefortino,
Ing.Gianfranco Marcellini