Consigliamo ai sostenitori della cementificazione dell’aeroporto
maggiore cautela. Il semplice fatto che il candidato del centro destra
abbia vinto le elezioni amministrative, e che i partiti che si erano
espressi contro ulteriori investimenti sulla struttura aeroportuale
non abbiano ottenuto rappresentanti in consiglio comunale non autorizza
nessun ottimismo. Quelle persone, quei cittadini che non vogliono buttare
al vento dei soldi che sono della comunità fanese, non sono morti
e non sono emigrati, ma anzi sono ancora più determinati affinché
preziose risorse finanziarie non siano sciupate secondo logiche clientelari
ed antieconomiche.
Aspettiamo anche noi lo studio della Svim, ma abbiamo forti perplessità
che lo studio non abbia risentito dell’opinione di chi lo ha commissionato:
la Provincia di Pesaro non ha mai nascosto la volontà di potenziare
l’aeroporto di Fano e di cementificarne la pista. Come si dice
da queste parti “il somaro sta dove lo lega il padrone”.
Gli ambientalisti comunque si opporranno con ogni mezzo legale alla
pista in cemento, fino ad arrivare a mettersi davanti alle ruspe. Purtroppo
di fronte alle inadempienze ed alle decisioni insipienti di alcune pubbliche
amministrazioni, la mobilitazione resta l’unico valido metodo
di opposizione. Gli esempi di Scanzano (scorie radioattive) e di Caserta
(rifiuti) insegnano. Ma non crediamo che dovremo arrivare mai ad estreme
manifestazione di protesta, perché, siamo convinti che i cittadini,
la maggior parte, hanno capito che impiegare soldi in altre infrastrutture
per lo scalo fanese, sarebbe un pessimo investimento economico e ambientale.
La vera emergenza per Fano è la mobilità urbana e di attraversamento:
per affrontarla e darne almeno parziale soluzione, servono idee, coraggio,
cultura e anche parecchi soldi. La nuova Giunta sa di essere sotto la
lente di ingrandimento, tante promesse sono state fatte, e non ci sembra
che la pista in cemento sia tra le priorità.
Fano, 12/07/2004
LA LUPUS IN FABULA
Sezione di Fano