Non solo bollino blu |
Finalmente
anche a Fano da metà febbraio entrerà in vigore la disciplina del bollino
blu. Non siamo mai stati dei sostenitori accaniti di questa misura,
perchè riteniamo che avrà effetti del tutto irrisori sul contenimento
delle polveri sottili. Ciò è dimostrato dall’esperienza dei comuni che
hanno già attuato nel passato tale provvedimento (es.Pesaro). Anzi ci
potrebbe essere anche il rischio di un aumento degli inquinanti, se
chi ottiene il bollino utilizza maggiormente l’auto, perchè magari è
convinto che da quel momento il suo veicolo inquina meno. Tuttavia il
bollino Blu è la base dalla quale occorre iniziare a combattere l’inquinamento
dell’aria, perchè prima di ogni provvedimento di riduzione del traffico,
è imprescindible accertarsi che le auto in circolazione rispettino le
normative vigenti relativamente ai gas di scarico. Il bollino
blu deve avere validità annuale e le restrizioni al traffico dei
veicoli non muniti di tale contrassegno devono essere permanenti.
Ma non solo: crediamo che, ad eccezione delle strade statali e delle
arterie maggiori, il divieto di circolazione per i veicoli a
motore (esclusi gli esenti) debba valere su tutto il territorio comunale
e non solo per un’area determinata. Non vediamo il motivo per cui
solo alcune zone debbano essere salvaguardate, o perchè solo quei cittadini
che hanno necessità di accedervi debbano tenere in ordine il motore
della propria auto. Vorremmo
tuttavia che il bollino blu sia solo il primo passo di una serie di
interventi per riduzione della presenza di PM10. Pesaro ha varato un
Piano d’azione 2004/2005 che include numerosi interventi; non crediamo
esista un analogo programma da parte della Giunta fanese. I
dati della centralina di Fano (su tre mesi per ben 51 giorni si è
superato il limite di 50 ug/mc) dimostrano che non si può più perdere
altro tempo. Da quest’anno scatteranno le multe della Comunità europea
e di questo passo i cittadini finiranno per essere danneggiati due volte.
Prima nella salute, poi nel portafoglio. Occorre varare un piano di
interventi di varia natura.
1)
Far
rispettare le regole vigenti; la sosta abusiva,
il transito nelle ZTL, le soste con il motore acceso, aumentano l’inquinamento
nelle zone centrali e tolgono spazio e diritti a pedoni e ciclisti.
2)
Adottare
limitazioni del traffico privato in caso di superamento
ripetuto dei limiti: domeniche ecologiche, targhe alterne.
3)
Realizzare
velocemente nuove infrastrutture per la mobilità alternativa
all’auto: piste ciclabili funzionali e marciapiedi protetti, parcheggi
scambiatori collegati alle ZTL con bus navetta veloci, ampliamento delle
zone pedonali, revisione e potenziamento della rete di trasporto pubblico,
altre infrastrutture al servizio delle ciclabilità.
4)
Offrire
incentivi per l’acquisto di auto e motoveicoli ibridi o elettrici, e
per l’installazione di impianti a metano su auto nuove o usate.
5)
Far
funzionare il Mobility Manager: quello comunale deve
essere il motore e il coordinatore degli interventi dei M.M. di altre
grandi aziende sul territorio.
6)
Avviare
i controlli e le certificazioni anche per gli impianti
termici.
7)
Accompagnare
i provvedimenti con un massiccia campagna di informazione ma
anche con una puntuale repressione dei comportamenti scorretti.
La
scivente associazione chiede che l’amministrazione fanese convochi
la commissione natura per trattare di questi argomenti e per avviare
una collaborazione costruttiva nell’interesse di tutti i cittadini.
Fano,
04/01/05
LA
LUPUS IN FABULA Sezione
di Fano
|
|
Scrivi alla Lupus | Home Page Lupus in Fabula |