Ricominciano le scorribande dei cacciatori in tutto il territorio provinciale

Acqualagna, 14 Luglio 2004

Ci risiamo. Con una Giunta Provinciale praticamente inalterata dopo le elezioni,il territorio è di nuovo tornato ad essere luogo di scorribande dei cacciatori.Persino ora, ben lontani dalla fine e dall'inizio della stagione venatoria.Perché in Provincia di Pesaro e Urbino si spara sempre, e dalle persone armate e dai loro cani abbaianti non si salva più neppure un ambiente naturale, neppure la stagione estiva. Così la popolazione incredula chiede il perché, e si lamenta, e si spaventa, senza parlare degli animali che subiscono un vile attacco nel periodo più delicato dell'anno, nel bel mezzo della fase riproduttiva di alcune specie o della fase di svezzamento dei piccoli per quasi tutte le altre. Il pretesto con cui anche nello scorso week-end qualche centinaio di cacciatori ha imbracciato il fucile con "loro grande divertimento" è la caccia alla volpe. Negli anni passati è stata già chiesta spiegazione, più di una volta, ma tra le competenze che la Provincia si tiene strette c'è quella appunto della gestione faunistica e ci vuole poco, evidentemente, per dichiarare una specie in sovrannumero e per questo autorizzare battuta di caccia fuori stagione venatoria. Ma su quali basi scientifiche è stato determinato il sovrannumero delle volpi? Forse è stato fatto di nuovo un censimento da parte degli stessi cacciatori....? Nessuno, a quanto pare, ha mai dimostrato l'avvallo dell'Istituto Nazionale della Fauna Selvatica, e le modalità di questo prelievo, compiuto in braccata, sembrano essere
in contraddizione con le regolamentazioni vigenti. Ma a parte le questioni tecniche non si può prescindere dalla componente etica, prima di tutto, e poi quella prettamente tecnico-faunistica, considerato che da più parti si analizza lo stato di salute della delle popolazioni di volpi in generale piuttosto in difficoltà nel centro-Italia, dopo i problemi di rogna degli anni scorsi. Non si può neppure sottovalutare quanto queste battute di caccia siano dannose e insopportabili per la quiete pubblica, per la sicurezza dei cittadini e,perché no, la buona permanenza dei turisti. Perché da questa mattanza "fuori-programma" non vengono sono risparmiate né valli, né campagne, mentre ci chiediamo se questo ripetersi di vecchi, avvilenti favoritismi ai cacciatori, debba essere il presagio di altri 5 anni da far-west, con buona pace (e spesso anche con il voto favorevole) dell'Assessore all'Ambiente e del rappresentante dei Verdi nella Giunta Provinciale. Pertanto, sulle probabili violazioni compiute nell'autorizzare e nello svolgersi della caccia alla volpe, Lupus in Fabula sta preparando con altre associazioni ambientaliste formale denuncia.

 

IL CONSIGLIO DIRETTIVO

 

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