Caccia alla volpe |
Nel week-end scorso un'altra fetta di popolazione di questa Provincia ha potuto constatare quanto la politica filo-venatoria dell'Amministrazione Ucchielli sia invadente e inaccettabile, fedele a se stessa e alla lobby dei cacciatori fino agli ultimi giorni di una legislatura così tanto macchiata di sangue di animali che verrà ricordata nei tempi, anzi speriamo scordata. Sabato mattina nella Val Cesano, all'altezza di San Michele al Fiume (e domenica a Buonconsiglio in comune di Frontone), sotto lo sguardo sbigottito dei cittadini di passaggio, un gruppo di cacciatori armati ed i loro cani hanno messo in atto una delle centinaia di battute alla volpe che la Provincia di Pesaro e Urbino organizza fuori dal tradizionale periodo di caccia. Una vergogna per un paese civile, un abuso di potere che almeno e per fortuna, anche questa volta ha sollevato lo sdegno e il malumore della gente comune, gran parte della quale già esasperata dalla caccia tra settembre a gennaio, quando campagne e montagne sono strette d'assedio e oltre al panico e la morte con cui è squassato l'ambiente naturale, c'è sempre più paura per l'incolumità pubblica. Le battute alla volpe sono quel che resta di un retaggio culturale di stampo medioevale, e mai si penserebbe di attaccare ancora nel terzo millennio l'etichetta di nocivo a qualche specie...che non sia l'uomo. Ma sui concetti profondi non si riesce evidentemente a ragionare con chi spara e con chi li autorizza: allora ci si può comunque chiedere chi decide e chi può di conseguenza dimostrare che le volpi sono in soprannumero? Perché è indispensabile compiere queste battute a marzo? A quanto pare chi realizza questi improbabili e contestabili censimenti sono consulenti che la stessa Provincia paga e in molti casi addirittura gli stessi cacciatori. L'ennesimo caso di un ente controllato e controllore; l'ennesima prova di una politica della doppietta, nella Provincia in cui tra gli altri vengono abbattuti anche oltre 1000 caprioli all'anno e il bracconaggio è un fenomeno di proporzioni tali che se ne conosce l'entità a livello nazionale. IL CONSIGLIO DIRETTIVO 17/03/2004 |
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