I numeri dell' Eko Club

 
Alcuni giorni fa con una nota alla stampa l'Eko Club faceva il bilancio dell'attività svolta e annunciando i dati degli iscritti si vantava di essere la prima associazione ambientalista a livello provinciale.
Chi non conoscesse la storia di Eko Club e il modo con cui recluta i propri soci, avrebbe un'idea distorta di un'associazione che di ambientalista ha solo il riconoscimento del Ministero per l'Ambiente.
Per fronteggiare il calo degli iscritti e la crescente ostilità dell'opinione publica le associazioni venatorie più lungimiranti hanno pensato di instaurare un dialogo con l'arcipelago ambientalista in modo da avitare scontri ideologici. Federcaccia invece ha deciso i contrastare gli ambientalisti sul loro terreno inventandosi di sana pianta un'associazione ambientalista: Eko Club appunto!
Infatti gli iscritti di Eko Club sono in gran parte anche iscritti a Federcaccia.
Si spiega così l'elevato numero di soci, più alto anche rispetto alle associazioni ambientaliste storiche, come WWF e Legambiente. Ed è per questo motivo che Eko Club è contrario alla Riserva della Foce del Metauro e che spesso esprime posizioni identiche a Federcaccia.
Ma quali sono i veri obiettivi di Eko Club al di là delle scarse attività a sfondo ambientale?
Eko Club sembra "il Cavallo di Troia" di Federcaccia: punta ad inserirsi in tutti gli organismi pubblici in cui sono presenti le vere associazioni ambientaliste, affiancandosi o sostituendosi ad esse, probabilmente per dare più forza alle tesi dei cacciatori più oltranzisti.
La Lupus in Fabula ritiene che l'ambientalismo si misuri attraverso i fatti, i progetti e le battaglie: è su questo terreno che ci confronteremo con Eko Club, perché non è il numero di iscritti a fare di una associazione qualsiasi, un'associazione ambientalista.
Fano, 8/01/2004

 

 

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