La pratica dello scaricabarile non è certo nuova a politici
ed amministratori. Quando non hanno giustificazioni plausibili, quando
vogliono sottrarsi ad evidenti responsabilità, ecco che trovano
qualche capro epiatorio e le loro colpe vengono sempre dopo quelle di
molti altri.
Sull’inquinamento da polveri sottili (PM10 e PM 2,5) in pochi
possono dire di avere la coscenza a posto. Le inadempienze scendono
dal livello nazionale fino ai Comuni, passando per le Regioni e le Provincie.
La Regione Marche, ai sensi del D.L. 4/8/1999 n. 351, e del D.M. 2/4/2002
n. 60 doveva varare dei Piani d’Azione contenenti misure da attuare
nel breve periodo per ridurre il rischio di superamento dei valori limite
e delle soglie di allarme. Solo nel gennaio del 2003 chiama a raccolta
gli Enti locali, per concordare con loro una linea d’azione comune
con un “accordo di programma sulla qualità dell’aria”.
Ma non succede nulla. Gli enti locali vanno ognuno per la propria strada
e la Regione si “scorda” di esercitare i poteri sostitutivi
che le demanda la legge. La Provincia di Pesaro, che pure ha firmato
l’accordo di cui sopra, e che potrebbe svolgere una fondamentale
opera di coordinamento, riesce solo a avviare i controlli sulle caldaie
domestiche. Esemplificative sono le dichiarazioni dell’ass.re
all’Ambiente Capponi sulle pagine di un quotidiano locale: “Il
problema delle polveri sottili è un problema nazionale”
e “inoltre penso che le misure tampone non servano”.
Che dire poi del Sindaco di Fano, che oltre i confini comunali si batte
eroicamente contro l’Impianto a Biomasse di Schieppe, fonte di
emissione di polveri più o meni fini, e in casa si scorda delle
sue competenze di tutore della salute pubblica dei suoi cittadini.
Con 182 superamenti giornalieri nel 2006 (contro i 35 stabiliti dalla
legge), e una media annuale di 54.05 mcg/m3 (contro i 40), Fano si classifica
tra le città più inquinate d’Italia.
Tra le iniziative messe in atto dalla Giunta Aguzzi c’è
il Bollino Blu per le auto (però nel 2006 ci si è scordati
di fare i controlli!), contributi per trasformare le auto a metano (di
cui hanno beneficiato ben 89 cittadini fanesi!), e finti parcheggi scambiatori.
Per contro la Giunta di Centro destra, ha imbottigliato il traffico
con le rotonde, ha ridotto le isole pedonali, ha diminuito i controlli
e le multe, e ha adottato un Piano Regolatore Generale che triplicherà
i problemi legati all’inquinamento (per non parlare degi altri!).
Grazie a questi amministratori i cittadini sono “fregati”
due volte: da un lato si ammalano e magari muoiono per patologie legate
al sistema respiratorio, e poi devono anche pagare di tasca loro (ovviamente
in maniera indiretta) le multe che la Comunità Europea sanziona
allo Stato e gli Enti locali per inosservanza delle direttive comunitarie.
Poi qualcuno si meraviglia se di fronte a chiare negligenze e probabili
inadempienze qualche magistrato decide di volerci vedere più
chiaro (cosa non facile, visto che i politici sono maestri nel produrre
molto fumo.... e poco arrosto).
L’inquinamento da polveri sottili, si può ridurre solo
con azioni forti, che richiedono coraggio, collaborazione, risorse finanziarie,
e senso del dovere. Azioni che devono portare inevitabilmente ad un
cambiamento radicale degli stili di vita, nella consapevolezza che la
salute è un diritto che va affermato sempre, senza compromessi
e ipocrisie. Se gli attuali amministratori non sono in grado di fare
questo, è meglio che cambino mestiere.
Fano, 26/01/07
LA LUPUS IN FABULA
Il Presidente