La “Bandiera Blu” è un riconoscimento che il FEE
Italia rilascia alle amministrazioni comunali rivierasche, per il loro
operato nella gestione delle tematiche ambientali, con particolare riferimento
alla salvaguardia dell’ecosistema marino. Probabilmente in pochi
sanno che tra i criteri internazionali per le spiagge, al punto 17 della
sezione “Gestione ambientale”, il FEE richiede come criterio
imperativo, che “sulla spiaggia deve essere fatto rispettare
il divieto di campeggio, di circolare con gli autoveicoli o motoveicoli
e deve essere proibito ogni tipo di discarica”.
Se non ci fosse il vicino torrente, carico di inquinanti, ad impedire
alle spiagge di Lido e Arzilla di fregiarsi dell’ambito riconoscimento,
potrebbe essere il Super quad show ad affossare le ambizioni dei bagnini
della zona. Collaborare ad una manifestazione rumorosa e puzzolente,
che ha tenuto sotto sequestro per quattro giorni tutto un quartiere,
con auto e moto a coprire giardini e spazi pedonali, potrebbe essere
un boomerang per l’amministrazione comunale, ma anche per gli
stessi commercianti. Aver autorizzato l’occupazione della spiaggia
da parte di auto, moto e quad, consentendo loro di percorrere anche
la battigia per numerosi chilometri, rientra tra le tante iniziative
schizofreniche dell’Amministrazione fanese, che vuole “la
botte piena e la moglie ubriaca”.
Se l’obiettivo è la qualità, una politica moderna
e lungimirante non può sacrificare la spiaggia più famosa
di Fano, per il giochi e la promozione commerciale di pochi appassionati
di motori, che spesso usano i loro mezzi in maniera impropria e vietata
dalla legge (come ad es. sui prati e sui sentieri montani, lungo fiumi
e torrenti, in mezzo ai boschi ecc). Se per qualche giorno gli operatori
commerciali hanno incassato qualche euro in più (ma è
tutto da dimostrare che il merito sia del Quad Show e non dell’eccezionale
ponte di fine aprile), poi rischiano di pagare un prezzo molto più
alto, se per questa inutile manifestazione, non potessero far sventolare
la Bandiera blu.
Il Lido e la spiaggia non sono quindi gli spazi idonei per tale iniziativa,
che nel caso venisse ancora riproposta dovrà trovare un’altra
localizzazione, meglio ancora in un altro comune.
Verde pubblico, piste ciclabili, raccolta differenziata, depurazione,
educazione ambientale: è in questi settori che l’Amministrazione
fanese deve investire risorse, cercando, se è il caso, sinergie
con i privati. Potrà così non solo garantirsi l’assegnazione
della Bandiera Blu per tutto il litorale, ma anche promuovere efficacemente
il territorio e migliorare la qualità della vita dei propri cittadini.
Fano, 22/05/2007
LA LUPUS IN FABULA Onlus