L’associazione ambientalista LA LUPUS IN FABULA esprime forte
preoccupazione per il traffico di rifiuti speciali che la Procura della
Repubblica di Pesaro e il NOE di Ancona hanno portato alla luce. Il
numero di persone coinvolte e la quantità di rifiuti irregolarmente
smaltiti danno la dimensione di un fenomeno talmente ampio e pericoloso,
che si impone un cambiamento radicale nell’atteggiamento e nell’azione
di amministratori e politici di questa provincia. Un plauso va sicuramente
ai carabinieri del Nucleo per la Tutela dell’Ambiente e al procuratore
Massimo di Patria; una nota di demerito invece per gli amministratori
degli enti pubblici più direttamenti coinvolti in questa vicenda.
Se le Marche, e la Provincia di Pesaro in particolare, sono scelte come
“pattumiera” per i rifiuti del nord-Italia, è il
segnale che qualcosa si sta guastando nel tessuto sociale e politico-amministrativo
del nostro territorio. Non a caso questa provincia, di anno in anno
sta perdendo punti nelle classifiche stilate da due importanti quotidiani
economici, per quanto riguarda i capitoli ambiente e salute. Il Sole24ore
retrocede la provincia di Pesaro dal 51° al 66° posto (sulle
103 provincie italiane) nella gestione ambientale e la colloca alla
83° posizione per la forte produzione di rifiuti (*). Ovviamente
ci auguriamo che la magistratura faccia fino in fondo il suo dovere,
siano chiarite tutte le responsabilità ed adeguatamente puniti
i reati accertati. Ma nel frattempo chiediamo che gli amministratori
attuali facciano quanto di loro competenza per tutelare la salute dei
cittadini e la qualità dell’ambiente.
Deve essere chiarita la situazione della cava di Carrara sulla cui gestione
la Provincia di Pesaro ha vigilato molto poco, e solo grazie alle pressanti
sollecitazioni dei cittadini, dell’Uff. Ambiente del Comune di
Fano e della scrivente associazione, che si è arrivati alla sospensione
e revoca dell’autorizzazione al “ripristino ambientale”
Devono essere fatti i carotaggi anche nelle tre discariche pubbliche
(Fano, Barchi e Pesaro) al fine di verificare la consistenza e la pericolosità
dei rifiuti illecitamente scaricati (metalli pesanti, idrocarburi, amianto)
e poi, se necessario, devono essere avviate le bonifiche. E’ necessario
intensificare i controlli sul territorio a carico delle aziende che
effettuano processi produttivi potenzialmente pericolosi per l’ambiente,
da parte della Polizia Provinciale e delle guardie Ecologiche; organismi
che spesso sono utilizzati ben al di sotto delle proprie potenzialità
o che sono indirizzati in attività meno pertinenti (es. la vigilanza
stradale in occasione di sagre paesane).
Ma soprattutto chiediamo che cambi radicalmente il sistema di raccolta
e smaltimento dei rifiuti.Tra il 1998 e il 2005 la raccolta differenziata
nella provincia di Pesaro è passata dal 6,6 al 15%, quando in
decreto Ronchi poneva per il 2003 l’obiettivo del 35%. A questo
dato vergognoso si aggiunge la preoccupante crescita della quantità
dei rifiuti urbani prodotti: più 27% nello stesso periodo. Le
responsabilità di questa insensata gestione dei rifiuti sono
vaste e ben distribuite tra gli enti locali. Ma l’Ente guidato
dal Senatore Palmiro Ucchielli è senza dubbio quello che si sottratto
maggiormente al suo dovere, lasciando “morire” il Piano
Provinciale dei Rifiuti e rinunciando al suo fondamentale ruolo di coordinamento
e di stimolo verso i comuni. Occorre passare nel giro di pochi anni
alla raccolta domiciliare dei rifiuti in tutta la provincia; aumentare
il costo di smaltimento dei rifiuti in discarica agendo sulla “eco-tassa”;
costruire le infrastrutture necessarie al compostaggio e allo stoccaggio
temporaneo dei rifiuti raccolti separatamente; avviare accordi con i
consorzi obbligatori per realizzare un serio riciclaggio e recupero,
e nominare il gestore unico di Ambito Territoriale. Infine occorre abbandonare
definitivamente l’idea assurda di costruire un inceneritore, ma
puntare a traguardi del 70/80% di raccolta differenziata (cosa che già
accade, non su Marte, su questa Terra e in questo Paese).
Pesaro, 05/03/07
LA LUPUS IN FABULA Onlus
* dai quotidiani del 4/01/07