L'assedio del centro storico

Quella che vogliamo raccontarvi è una storia di ordinaria follia, ma anche di caos, improvvisazione ed inefficenza. E’ anche la storia di una città che è allo stesso tempo vittima e carnefice di se stessa, per aver eletto, negli ultimi anni e fino ad oggi, amministratori con poche idee e poco coraggio, che non affrontano con la dovuta efficacia, e determinazione e i problemi connessi al traffico ed alla mobilità.
Gli attori di questa storia sono gli automobilisti, i vigili, i dirigenti e la Giunta. L’ambientazione sono le vie del Centro storico, i parcheggi e le strade limitrofe.
Nel tardo pomeriggio di domenica 12 dicembre inizia il nostro tour che ci permette di scoprire ciò che accade, purtroppo con una certa regolarità, da alcuni anni nelle domeniche di dicembre, con l’apertura festiva dei negozi.
Dalle ore 17 e 30, alle 18 e 35 percorriamo le seguenti strade: Viale XII settembre, Via Cavour, P.za Costanzi, Via G. Cesare e Via Mura Auguste, Viale Buozzi, Via delle Rimembranze, Via Ceccarini e Via Nolfi (Nord) e contiamo circa 150 auto parcheggiate sopra giardini o alla base di monumenti storici (come il bastione Sangallo e le Mura Romane). Ovviamente in tutti questi casi le auto erano in divieto di sosta e non ci risulta avessero applicata sui vetri alcuna contravvenzione. Qualcuno potrebbe pensare che la sosta abusiva sia dovuta all’ insufficienza di parcheggi, siti ad una distanza tale da consentire, a chi vuole farsi una passeggiata in Centro (magari per fare degli acquisti), di non fare troppa strada a piedi.
Invece le cose stanno diversamente. Dalle 17 e 45 alle 18 e 10 facciamo il giro dei parcheggi di Via Giustizia (Cimitero), Viale Kennedy, Ex Foro Boario e vediamo che ci sono ancora circa 210 posti auto vuoti. Questi parcheggi distano tra i 5 e i 10 minuti a piedi dal centro Storico. A questo quadro abbastanza rappresentativo (ma di certo non completo) della sosta abusiva, occorre aggiungere la coda di auto lungo i Viali che incorniciano in Centro Storico e vari ingorghi negli incroci e nelle rotarorie. Ora viene da chiedersi dove fossero i tutori dell’ordine. Sembra che vi fossero 6 vigili in servizio (di cui due della pattuglia antinfortunistica). Due li abbiamo visti all’incrocio tra Via Negusanti e Viale Gramsci, a presidiare l’obbligo di svolta a destra (per chi viene da Via Negusanti), mentre gli altri quattro erano all’ingresso nord del Corso Matteotti, nei pressi della gelateria. Quanto descritto è quanto abbiamo visto. Ciò non significa che i vigili non abbiano fatto quanto loro disposto, ma sicuramente le 17 multe elevate domenica (dal Messaggero del 14/12) sono una cosa ridicola se confrontate alle centinaia di infrazioni. Abbiamo solamente voluto rappresentare una situazione, che non si può giustificare con l’eccezionalità del momento (negozi aperti e fiera dell’Antiquariato), o per la mancanza di infrastrutture (parcheggi). Solo una cattiva gestione delle risorse, o una precisa volontà politica a non gestirle con razionalità ed efficacia, può giustificare l’assenza assoluta di governo nella gestione del traffico. Dopo la rivoluzione dei sensi di marcia del nuovo P.u.t., che imbottiglia il traffico e mette a repentaglio la sicurezza di pedoni e ciclisti, questa cronaca mette ancora più in luce l’incapacità di dirigenti e amministratori a fare rispettare le regole e a dare un senso alle scelte sulla mobilità. Si è passati da una politica di tolleranza ad una di totale lassismo. Chi reclama “elasticità” come Mezzottero si mette dalla parte dei più forti e dei più furbi, i quali con comportamenti contrari alla civile convivenza calpesano di diritti degli altri cittadini che quelle regole le rispettano, anche se con qualche sacrificio. Chiediamo con forza maggiori controlli e nessuna tolleranza nei confronti di chi viola il codice della strada, soprattutto quando a rimetterci sono pedoni, ciclisti, automobilisti diligenti, e l’immagine complessiva di una città.


Fano, 15/12/2004
Associazione LA LUPUS IN FABULA

 

 

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