Al direttore dell’Ufficio del verde pubblico del Comune di Fano
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Gent. Dott. Malanga,
le scrivo perchè oggi dalla mia finestra ho assistito a quella che credevo fosse una potatura di un leccio; quando mi sono accorta che si trattava di un abbattimento, ho voluto vederci più chiaro e sapere di più sui motivi per cui la pianta veniva abbattuta. La ditta incaricata del lavoro non aveva niente che la identificasse (nessuna scritta sui mezzi utilizzati) e, come verificato dai vigili urbani da me chiamati, non aveva nessun documento che attestasse l’autorizzazione comunale ad abbattere l’albero, che, fra l’altro, mi risulta sia una specie protetta nella nostra regione.
Uno degli addetti mi ha fatto notare che la pianta era segnata con vernice rossa, quindi era da abbattere, ma naturalmente chiunque potrebbe fare segni rossi sulle piante.
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I vigili, con una telefonata al vostro ufficio, hanno appurato che l’abbattimento era autorizzato ed era dovuto a “carie” della pianta. Allora abbiamo osservato le sezioni dei grossi rami tagliati, che sembravano integri e in condizioni perfette e gli addetti (persone qualificate) hanno trovato che sì, in effetti c’era un “inizio” di carie.
Per alleggerire la tensione ho detto che anche io ho una carie, ma che nessuno ha ancora pensato di farmi fuori per questo. Era una battuta, ma piena di amarezza. Quell’albero aveva più di 50 anni e sarebbe vissuto per altri 50 anni, nonostante la “carie”. Era alto circa 10 metri, le fronde erano verdi.
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In realtà la ragione non ufficiale di molti abbattimenti è che le piante danno fastidio: rendono più difficile il parcheggio, le fronde che sporgono sui giardini privati “sporcano”, perchè le foglie e (in questo caso) le ghiande cadono e danno da fare. Ma anche le persone e gli animali “sporcano”, e non li abbattiamo per questo. Le foglie, prima di cadere, ci hanno dato ombra e ossigeno, quindi valgono la fatica di raccoglierle.
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Parcheggiare sarà più facile adesso con un albero in meno, ma in estate è molto diverso parcheggiare all’ombra di un albero o al sole; la temperatura dentro una macchina lasciata al sole può raggiungere i 50 gradi e, purtroppo, l’ombra o il sole (come ci dicono le cronache) possono fare la differenza fra la vita e la morte per bambini o animali lasciati in macchina.�
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Ho alcune richieste e suggerimenti per l’ufficio del verde pubblico:
– Concordare con i cittadini e le associazioni gli interventi sul verde pubblico
– Stilare un piano del verde ed un regolamento da rendere pubblico tramite la stampa e il sito del Comune
– Leggendo sul sito le ordinanze di abbattimento si ha la sensazione che questo sia un comune dove ci sono solo abbattimenti, infatti non ho trovato informazioni sulle nuove piantumazioni. Sarebbe quindi necessario un censimento degli alberi.
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Molti cittadini tengono d’occhio gli alberi della loro città, ne capiscono l’importanza e chiedono di partecipare alla gestione del verde, che è patrimonio di tutti.
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Ringrazio dell’attenzione e rimango in attesa di una sua risposta.
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Isabella Generali
via Rossini 9
Fano