Meglio tardi che mai!
L’ordine del giorno approvato in Consiglio Provinciale, presentato da quattro consiglieri del P.D., che aveva come oggetto”la tutela del paesaggio e la regolamentazione degli impianti fotovoltaici a terra” non dice nulla di nuovo in termini concreti, visto che arriva dopo l’emanazione da parte della Regione Marche delle “Linee Guida per l’installazione degli impianti fotovoltaici a terra”.
Tuttavia serve a confermare che pure da un punto di vista politico l’ubriacatura a favore del fotovoltaico sta per terminare. Fino a pochi mesi fa l’ordine di scuderia che veniva dalla Presidenza, e trovava la massima espressione in un certo modo di dirigere l’Ufficio Energia, era quello della massima semplificazione e accelerazione dei procedimenti per il rilascio delle autorizzazioni. Solo dopo che decine di Sindaci, associazioni e cittadini hanno denunciato il rischio di danno irreversibile al paesaggio ed alle attività agricole e la mancata trasparenza amministrativa, anche la politica della Provincia del Sole e del Vento è cambiata. Ora viene preso in esame l’effetto cumulo di più impianti vicini, sono rispettate le procedure di pubblicità dei procedimenti, vengono fatte le conferenze di servizi e garantito l’accesso agli atti. Sulle irregolarità commesse speriamo indaghi presto la Magistratura, ma è importante che sia cambiato l’approccio verso il fotovoltaico: non più comunque e ovunque, ma grande attenzione ai vincoli, alle tipicità, al paesaggio e soprattutto, come recita la mozione, a “favorire prioritariamente l’installazione di impianti fotovoltaici sui tetti di edifici pubblici e privati o a terra nelle zone artigianali e industriali”.
Altro importante messaggio è l’inaugurazione a Pesaro dell’impianto fotovoltaico nel parcheggio dell’Adriatic Arena: ciò sta a significare che è possibile e remunerativo sfruttare le migliaia di mq dei parcheggi presenti ovunque sul territorio provinciale, oltre ai tetti delle centinaia di capannoni delle zone artigianali/industriali. Ora speriamo che si moltiplichino le esperienze positive per un fotovoltaico poco impattante e molto più diffuso.
Chiudiamo con un suggerimento: alle porte di Fano (verso Pesaro) ci sono due parcheggi dove successivi tentativi di mettere a dimora alberi sono andati falliti a causa del terreno non adatto all’attecchimento. Perché non realizzare anche lì una copertura con pannelli fotovoltaici, visto che in estate queste due aree sono super affollate con le auto di chi si reca al mare?
Fano, 29/12/2010
LA LUPUS IN FABULA
Flavio Angelini
ITALIA NOSTRA
Federica Tesini
COORD. PROV.LE GUARDIE WWF
Giuseppe Dini