Cioè, ci si può anche non credere, lo capirei. Noi veramente pensavamo fossero morte. Cioè, è andata così.
 Appena partiti dall’ostello di Cantiano per la scarpinata sul Tenetra, ancora sulla strada asfaltata in fondo al paese Matteo vede una salamandrina occhiuta schiacciata per terra, io mi avvicino, la guardo ma ci ho messo un po’ a capire che gli occhi di Matteo puntavano più a destra, erano due le salamandrine, e la mia finisce nelle mani di Fabio. Uè, tempo due tre secondi e la piccola inizia a muoversi, viva. Fadio: a sto punto le doti sono anche teologiche. E siamo ancora così vicini a Pasqua. La scienza direbbe il calore, ma vista la velocità della ripresa, viene il dubbio sulla temperatura corporea interna. Fabio la butta in esperienza, dice noi dei ’50, meravigliosi quegli anni, no non per il rock e la falce e martello, perchè allora c’erano ancora tutti, intende i capelli. Che in effetti adesso. E anch’io, dei cinquanta, sono in decrescita la sopra, e non proprio felicissima.
Ieri sera alla riunione della Lupus, un susseguirsi di problemi che non sai se usare ancora la parola civiltà per sintetizzare il nostro vivere attuale, Luca fra gli aneddoti aveva detto di quella donna che all’escursione non sarebbe venuta perchè alle due, perentoriamente, avrebbe iniziato a piovere. E adesso, che le gocce di pioggia hanno raggiunto anche l’intimo, a tutti viene in mente la saggezza di quella signora a cui, ancora in mattinata, nessuno voleva credere. E si scherzava anche. Nebbia, figure sbilenche, pioggia fitta, Flavio e Luciana che sfoggiano due impermeabili vescovili. I più giovani sono i due cagnolini, un lui e una lei, e infatti affrontano l’acqua come fosse un gioco. Ritornati all’ostello lo troviamo chiuso. Sotto il porticato i capi inzuppati volano per terra, nessuno si vergogna di restare in mutande, siamo lupi, e anche belli. L’abbraccio è corale, la natura ha determinato i nostri passi, ha dettato i suoi tempi. Guadagniamo le macchine a metano come fossimo a Le Mans. Le mani si agitano oltre i vetri appannati.
Alla Prossima.
Mauro Bozzetti

20 aprile 2009