In attesa dei chiarimenti richiesti dal Ministero dell’Ambiente alla Regione Marche sulla assenza della valutazione di incidenza per il riprovevole intervento di trasformazione del complesso conventuale di Val di Sasso in centro polifunzionale attrezzato, la ditta aggiudicataria ha pensato bene di iniziare i lavori realizzando un cantiere abusivo –così le notizie di stampa di oggi- perché senza autorizzazioni e senza un progetto esecutivo approvato. Per tale motivo il cantiere è stato posto sotto sequestro preventivo giudiziario e la ditta denunciata per violazioni urbanistico paesaggistiche, danneggiamento del patrimonio storico e deturpamento di bellezze naturali.
Nel ringraziare il Corpo Forestale dello Stato ed il Ministero dell’Ambiente per il proprio intervento, si ritiene opportuno ribadire tutte le motivazioni di opposizione ad un progetto che non rispetta né l’ambiente né il valore storico artistico dell’eremo.
Pertanto le scriventi associazioni, nel preannunciare la propria costituzione in giudizio contro i responsabili dello scempio, chiedono :
- Alla Regione Marche di rescindere il contratto stipulato con la ditta aggiudicataria Lancia srl di Pergola.
- Agli organismi periferici e centrali del Ministero per i Beni Culturali di bocciare definitivamente ogni ipotesi di trasformazione dell’eremo in “centro polifunzionale attrezzato”, anche se nel gruppo di lavoro per la predisposizione del progetto preliminare erano presenti propri dipendenti.
- Alla Magistratura ordinaria di valutare tutte le responsabilità di chi era tenuto a livello amministrativo territoriale ad esercitare il controllo sui cantieri edilizi, per eventuali omissioni
- Alla Magistratura Contabile di assumere l’iniziativa di verificare le responsabilità per il danno economico apportato al patrimonio storico e ambientala tutelato da apposite normative .
Infine un invito al presidente della regione Marche, che tanto si è speso in favore di questo intervento, affinché lo stesso venga radicalmente modificato in favore di un vero ed essenziale restauro conservativo, nel rispetto dell’ambiente naturale in cui il prezioso eremo è incastonato
ITALIA NOSTRA MARCHE, COORDINAMENTO PER IL PAESAGGIO DELLE MARCHE, LUPUS IN FABULA, FEDERAZIONALE NAZIONALE PRO NATURA MARCHE, “TERRA MATER”, WWF MARCHE, LEGAMBIENTE MARCHE.
Lì, 26 maggio 2011