Al sindaco

Stefano Aguzzi

Agli Assessori

Ai Consiglieri comunali

 Comune di Fano

Lettera Aperta

 

Incrementare la raccolta differenziata,  migliorare la pulizia delle strade e sanzionare i comportamenti scorretti: questi sono i suggerimenti emersi dall’indagine statistica promossa dall’Aset Spa su un campione di 405 utenze che ricevono dall’azienda pubblica i servizi di igiene urbana, acqua e gas.

Un elemento di riflessione e di stimolo ulteriore per un sindaco che si dichiara tanto vicino ai cittadini e capace di interpretarne i bisogni. Ora dopo le leggi europee, statali, regionali che impongono livelli ben precisi di raccolta differenziata, non ci si può nascondere nemmeno dietro la difficoltà dei cittadini di adeguarsi ai nuovi sistemi e di cambiare abitudini.

Non ci sono più scuse.

Esistono le tecnologie, le esperienze, le capacità professionali per estendere la raccolta domiciliare dei rifiuti per tutti i materiali, come fa Pesaro, come fa Senigallia, come fanno centinaia di comuni di ogni dimensione lungo lo “stivale”. I costi non sono il problema: statistiche alla mano è dimostrato che, nel medio periodo, il sistema di raccolta dei rifiuti “porta a porta” permette delle economie, che in alcuni casi hanno determinato la riduzione delle bollette. Inoltre la raccolta domiciliare spinta permette di raggiungere percentuali di raccolta differenziata superiori all’80%, una significativa riduzione nella produzione dei rifiuti e l’incremento di posti di lavoro. La legislazione europea e quella italiana mettono la discarica come ultima opzione per lo smaltimento dei rifiuti; in testa c’è la riduzione dei rifiuti alla fonte (nei processi produttivi, di confezionamento dei prodotti, distributivi ecc.) poi la raccolta differenziata ed il recupero di materiali, poi il recupero energetico (ma già sappiamo della sua non economicità) ed infine la discarca.

Nel 2007 i cittadini fanesi hanno prodotto 646 kg di rifiuti a testa (1,8 kg al giorno) e di questi solo il 19,6% ha preso la strada del recupero, mentre l’80% (pari a 32.000 tonn.) è andato in discarica. La legge prevedeva per il 2007 un obiettivo del 40% che è diventato il 45% nel 2008, mentre oggi probabilmente la raccolta differenziata a Fano non raggiunge nemmeno il 25%.

E’ chiara una omissione di responsabilità che può comportare sanzioni da parte della Comunità Europea e una maggiore incidenza della ecotassa regionale sulle bollette delle famiglie.

Quindi chiediamo ad Aguzzi un atto di responsabilità, di coerenza  e di rispetto delle leggi.

Chiediamo che la raccolta domiciliare per le principali tipologie di rifiuti sia estesa ad altri quartieri, come avviene nelle città limitrofe; che sia avviata una massiccia campagna di informazione e di sensibilizzazione sul tema del riciclaggio; che sia istituito un tavolo permanente sui rifiuti con la  partecipazione del Comune, dell’Aset e delle componenti associative del territorio interessate al problema; che siano applicate con rigore le sanzioni a chi abbandona i rifiuti o li smaltisce in maniera irregolare; che siano realizzati gli impianti di compostaggio e di selezione necessari al recupero dei materiali ed alla incentivazione dei riuso.

Attendiamo con fiducia un riscontro positivo alla presente, che testimonia una nostra disponibilità al dialogo ed al confronto.

 

Fano, 22/06/2009                                 

                                                            I Presidenti di Lupus in Fabula, Legambiente e Argonauta:
                                                            Claudio Orazi – Enzo Frulla – Luciano Poggiani