Al sig. Questore

Italo D’Angelo

 Via G. Bruno, 7
61121 PESARO  (PS)

urp.quest.pu@pecps.poliziadistato.it

 

Oggetto: biciclette.

In questi giorni l’iniziativa da Lei promossa emerge nell’informazione locale, ma anche nella discussione tra chi da tempo si occupa di mobilità sostenibile. Con questo termine si allude a quelle forme di spostamento che sono di basso impatto ambientale. Tra queste la bicicletta è senz’altro il mezzo più economico, più salutare, meno inquinante, meno impattante, meno oneroso per i bilanci pubblici, spesso anche il più veloce, pesa 100 volte meno di un automobile (14 contro 1400 kg ), occupa in parcheggio 1/10 dello spazio. Per tutti questi motivi la bicicletta è senz’altro un vettore che deve essere valorizzato, potenziato, incentivato, agevolato e premiato.

Crediamo che questa premessa debba essere il punto di partenza di qualsiasi programmazione, sia che si tratti di politiche sul traffico, che di vigilanza. Se ci troviamo d’accordo su questo punto, non possiamo non concordare sulla necessità di educare al corretto uso della bicicletta e reprimere i comportamenti che non sono conformi al Codice della Strada, a cui i ciclisti devono sottostare come tutti i conducenti. Non è l’assenza di una targa che può giustificare la maleducazione o, peggio ancora, infrazioni che possono mettere a repentaglio la sicurezza dello stesso conducente, o creare disagio o pericoli per altri utenti della strada. Quindi da parte nostra c’è il pieno appoggio all’azione da Lei intrapresa, ma ci aspettiamo che la stessa cosa sia fatta anche per i veicoli a motore, come motocicli ed auto.

Infatti non possiamo evitare di richiamare la sua attenzione sui continui abusi commessi da automobilisti e centauri, che vedono soccombere pedoni e ciclisti: dalla sosta sulle piste ciclabili, sui marciapiedi, in prossimità degli incroci e nelle aree verdi, al transito nelle Z.T.L., sulle ciclabili e nelle aree pedonali. Non vorremmo che per cercare la pagliuzza si perdesse di vista la trave, che è il vero ostacolo ad una mobilità sicura, moderna e sostenibile: cioè lo strapotere dell’auto, dovuto anche ad una vigilanza discontinua, carente e troppo conciliante. A questo proposito rileviamo che a Pesaro vengono mediamente elevate 1916 contravvenzioni per divieto di sosta ogni mese, mentre a Fano solo 437 (rif. Resto del Carlino del 6/11/2011 e Corriere Adriatico del 20/05/2012).

Anche le biciclette provocano incidenti ai pedoni: 232 in tutta Italia nel 2008 (dati ISTAT) su 27.978 incidenti che hanno coinvolto gli utenti deboli della strada – pedoni e ciclisti – cioè lo 0,8 per mille!

Poi esiste il problema delle infrastrutture per la “mobilità dolce”, che sono fondamentali per la sicurezza. Mentre a Pesaro esiste un piano di sviluppo della rete ciclabile, a Fano negli ultimi dieci anni, non solo non ne sono state realizzate di nuove (unica eccezione la ciclopedonale del Porto), ma i pochi tratti esistenti sono stati a volte eliminati, a volte accorciati e resi meno praticabili e meno sicuri. In merito alla segnaletica stradale va detto che spesso la manutenzione della segnaletica orizzontale è carente, a tal punto che molti passaggi pedonali, e lunghi tratti di piste ciclabili non sono più visibili. Venga a vedere lo stato della segnaletica su Via Roma e su altre strade principali della città e si renderà conto di come la sicurezza dei ciclisti  e dei pedoni sia messa a repentaglio, proprio da chi dovrebbe fare educazione, prevenzione e repressione. La segnaletica verticale ciclo-pedonale a volte manca, a volta è palesemente sbagliata e a volte induce in errore  gli utenti della strada.

Infine vogliamo fare chiarezza su due questioni fondamentali perché i ciclisti non siano penalizzati, ma incentivati all’uso delle due ruote.

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, alcuni giorni fa, ha chiarito il comportamento che devono tenere i ciclisti negli attraversamenti pedonali semaforizzati: possono rimanere in sella purché non siano di intralcio o di pericolo per i pedoni (prot. 2917 del 01/06/2012). Diversamente, se non c’è il semaforo, devono condurre la bicicletta a mano.

Altra questione è quella inerente il ‘doppio senso limitato alle biciclette’ per la quale recentemente si è espresso favorevolmente il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti (rif. prot. 6234 del 21/12/2011). Lo stesso Ministero spiega che è possibile consentire alle sole biciclette di percorrere ‘contro il senso di marcia dei veicoli a quattro ruote’ anche alcune strade con una sezione ridotta o senza una corsia specificamente predisposta. Le condizioni necessarie per applicare il doppio senso “limitato” sono una larghezza di almeno 4.25 m, il divieto di transito al traffico pesante ed il limite di velocità a 30 km/h o ZTL. In tal modo, senza tracciare alcuna corsia dedicata è possibile conciliare il doppio senso delle biciclette in una strada con una sola direzione di traffico veicolare.

Se vogliono favorire la mobilità sostenibile, i comuni, non solo devono crederci, ma iniziare ad installare l’apposita segnaletica, come il divieto di accesso, eccetto bici, nelle vie del centro storico sufficientemente ampie, e istituire le “Zone 30” in tutte le aree residenziali in modo da consentire alle bici di circolare in sicurezza ovunque.

Anche se non crediamo nella necessità dell’obbligo, siamo sicuramente favorevoli ad iniziative  volte a promuovere l’uso del casco, come di recente si è fatto sia a Pesaro che a Fano. Mettiamo i nostri ragazzi nella condizione di  usarlo per ‘andare a scuola in sicurezza’: facciamo una verifica scuola per scuola sui percorsi possibili e valutiamo come intervenire prima dell’inizio dell’anno scolastico.

Concludiamo chiedendoLe la disponibilità ad approfondire queste valutazioni in un incontro da tenersi il prima possibile ed in orario pomeridiano.

Fano,  18/08/2012

Distinti saluti.

 

Le Associazioni

FOR-BICI. – Umberto Bernasconi – cell.3393698327

LA LUPUS IN FABULA – Flavio Angelini – cell. 3343115150

LEGAMBIENTE Pesaro – Enzo Frulla

WWF Pesaro – Andrea Fazi

ARGONAUTA – Enrico Tosi

Via Pandolfo III Malatesta, 2 – 61032 Fano (PU)