In occasione della Giornata mondiale contro la povertà del 17 ottobre prossimo, Amnesty International ha scelto di dare voce alle vittime di Bhopal, la città dell’India centrale che fu teatro nel 1984 di un terribile disastro ambientale, dedicando la Giornata alle troppe persone che, a distanza di 25 anni, chiedono ancora giustizia. 

Il 2 dicembre 1984, migliaia di tonnellate di sostanze chimiche letali fuoriuscirono dall’impianto per la produzione di pesticidi della Union Carbide (oggi Dow Chemical Company) di Bhopal. In pochi giorni morirono tra le 7000 e le 10.000 persone e altre 15.000 nei 20 anni successivi. A distanza di quasi 25 anni, l’area di Bhopal non è ancora stata bonificata né sono state condotte inchieste adeguate sull’incidente e sulle sue conseguenze. Migliaia di persone continuano a soffrire di malattie associate al disastro e i sopravvissuti sono tuttora in attesa di ottenere una riparazione equa per le sofferenze subite. La Union Carbide non ha risarcito adeguatamente le vittime né bonificato la zona e le misure messe in atto dal governo indiano per avviare una riabilitazione dei sopravvissuti al disastro sono state insufficienti.

Il 17 ottobre, le attiviste e gli attivisti di Amnesty International scenderanno nelle piazze di tutta Italia per chiedere riabilitazione, bonifica e giustizia per le vittime di Bhopal. Nell’ambito delle iniziative dedicate al 25° anniversario del disastro, dal 2 al 6 novembre la Sezione Italiana di AI accoglierà le tappe italiane del Bhopal bus tour: una delegazione di testimoni del disastro di Bhopal accompagnerà Amnesty in una serie di manifestazioni, iniziative e incontri pubblici a Roma e Milano, con l’obiettivo di riportare sotto i riflettori dell’opinione pubblica quella tragedia che causò la morte di circa 25.000 persone.

La Giornata mondiale contro la povertà e il Bhopal bus tour saranno due momenti importanti per raggiungere un obiettivo fondamentale: raccogliere 10.000 firme da consegnare all’Ambasciata indiana a Roma il 6 novembre.

Per ulteriori informazioni: Amnesty International, Sezione Italiana, www.amnesty.it