Siamo fortemente preoccupati delle dichiarazioni dell’assessore all’Ambiente Parasecoli e del Sindaco di Pesaro in merito alle modifiche che vogliono apportare alla raccolta differenziata dei rifiuti. Abbiamo l’impressione che le loro opinioni siano fortemente influenzate da Marche Multiservizi e da qualche categoria o comitato, e che agli amministratori manchino dei dati fondamentali per valutare consapevolmente e correttamente il problema dello smaltimento dei rifiuti.

Dalle numerosissime esperienze già avviate in Italia è ormai provato, senza dubbio alcuno, che il sistema cosiddetto “porta a porta” è quello che di gran lunga da le rese migliori per la raccolta differenziata dei rifiuti (fino al 75%) e la minore produzione di rifiuti pro-capite (20%), con i minori (mediamente del 15%) costi di servizio (fonte Ecoistituto di Faenza).

Dato che il “porta a porta” è stato avviato solo in alcuni quartieri, i dati della raccolta differenziata di Pesaro (45%) sono in linea con i risultati dei “comuni ricicloni”.

E’ falso quanto afferma Tiviroli (Marche Multiservizi), perché la raccolta dei rifiuti “di prossimità” da risultati nettamente inferiori soprattutto a livello qualitativo.

Sbaglia anche il sindaco Ceriscioli quando afferma che la raccolta differenziata la deve fare chi ci crede. Dimentica il sindaco che ci sono degli obiettivi di raccolta differenziata derivanti dal Dlgs 152/06 e ss.mm.ii. e dalla legge finanziaria 2007 (l. 296/06) che stabilisce per il 2009 il livello del 50%.

I cittadini devono sapere che separare i rifiuti non è più una facoltà a disposizione di quelli più volonterosi, ma un obbligo di legge, e ognuno deve fare la sua parte.

D’altronde i pesaresi interessati dal nuovo sistema, dopo le ovvie difficoltà del primo periodo, collaborano ampiamente perché hanno capito le finalità del loro impegno.

La giunta di Pesaro oltre a dare un cattivo messaggio,  sta facendo una retromarcia pericolosa, che potrebbe portarci diritto verso l’inceneritore.

L’obiettivo di qualsiasi amministrazione lungimirante, che opera nell’interesse dei cittadini, deve essere quello dei “rifiuti zero”, che è il punto a cui tendono le politiche dei “comuni virtuosi “ (vedi Capannori).

Un altro obiettivo deve essere la “tariffa puntuale” sul rifiuto indifferenziato, che è l’unica tariffa che premia chi da un vero contributo a favore dell’ambiente e delle future generazioni.

Quindi chiediamo con urgenza un incontro al Sindaco di Pesaro ed all’Ass.re Parasecoli  per confrontare le reciproche esperienze e conoscenze nell’interesse dei cittadini e del territorio in cui viviamo.

Fano, 15/11/2009

Il presidente