Lettera aperta

Al Ministro dei Trasporti e Infrastrutture

Maurizio Lupi.

Al Sindaco di Fano

Massimo Seri

all’Ass.re ai LL.PP.

Marco Paolini

all’Assessore all’Ambiente

Samuele Mascarin

ai Capigruppo consiliari

COMUNE DI FANO.

 

 

 

Oggetto: NO al vigente progetto del nuovo casello, SI alle altre opere compensative.

Gent.mi,

apprendiamo dalla stampa che l’incontro tra la Giunta di Fano e il ministro ai Trasporti e alle Infrastrutture ha lo scopo di sbloccare l’iter per la realizzazione del casello di Fano Nord, sul quale pende il parere contrario del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.

Questo parere, che condividiamo ampiamente e sul quale vi invitiamo a soffermarvi, considera non solo la funzionalità del nuovo casello in relazione al traffico di attraversamento della città di Fano ed ai collegamenti con Pesaro, ma soprattutto il valore ambientale dell’area su cui Società Autostrade ha progettato l’opera.

            Si tratta della valle del torrente Arzilla, l’unica che a livello provinciale si è salvata da una urbanizzazione massiccia, la quale ha interessato i più noti bacini idrografici del fiume Cesano, Metauro e Arzilla, anche per i numerosi vincoli esistenti: D.L. 42 del 22/01/2004 (Codice dei beni culturali e del paesaggio) art. 136 e 142; P.P.A.R. approvato dalla Regione il 03/11/1989; Dichiarazione di area di notevole interesse pubblico – D.M. 25/8/1965 e D.P.G.R. Marche n. 668 del 03/11/1981. Inoltre il corso del torrente Arzilla è tutelato come Sito di Importanza Comunitaria.

E’ stato il comune di Fano alla fine del 1980 a chiedere alla Regione Marche un provvedimento di protezione assoluta per le zone correnti lungo il letto del torrente Arzilla (di cui fa parte proprio l’area in cui dovrà essere realizzato il nuovo casello) per la particolare conformazione e integrità del paesaggio agrario, al fine di conservarne “le attuali caratteristiche naturali, …la conservazione delle singolarità faunistiche e geomorfologiche del territorio”. Oggi la tutela di quest’area è ancora più importante, perché dopo trent’anni il territorio pianeggiante del comune di Fano è stato ampiamente cementificato da una crescita edilizia spesso condizionata dalla speculazione.

Quindi con la costruzione del casello di Fenile, non solo si andrebbe ad eludere e vanificare un vincolo lungimirante e prezioso, ma il rischio che la nuova infrastruttura crei un effetto domino su tutta la valle è molto concreto e sicuramente da scongiurare. Un casello crea sempre nuova urbanizzazione, e questo lo ha capito anche la Regione Marche che, nell’esprimere parere positivo  nell’ambito della procedura di V.I.A., impone otto prescrizioni tra cui “mitigazioni consistenti in superfici forestali… in quantità tali da occupare le aree situate ai lati della S.P. 45 maggiormente sensibili alla diffusione insediativa”. Ma non saranno nuove superfici forestali – di difficile realizzazione – o nuovi provvedimenti di salvaguardia adottati a livello comunale a rassicurarci sull’effetto “sprawl urbano”. Il P.R.G. vigente già prevede un centro commerciale e direzionale proprio all’uscita del nuovo casello!

            La scelta più corretta è l’opzione zero, cioè non fare il casello, o comunque non realizzarlo secondo la più recente soluzione progettuale.

Il casello di Fano nord non risolve il problema dei collegamenti con Pesaro, in quanto gli automobilisti continueranno a preferire la S.S. 16 rispetto ad una strada con pedaggio. Anzi, come

evidenzia anche la Regione Marche nel suo parere, il pericolo è che a causa del nuovo casello altre aree della città, come via Trave, siano interessate da quote aggiuntive di traffico. Ciò perché, a differenza di quanto sostiene società Autostrade nel suo progetto, il nuovo casello non avrà una nuova viabilità di servizio e la prevista strada comunale “interquartieri”, che dovrebbe collegare la S.P. 45 con la S.S. 16 a nord-est dell’abitato di Fano, non verrà mai realizzata. Infine esiste il rischio che se il nuovo casello di Pesaro sud –zona Santa Veneranda – non dovesse superare la Valutazione di Impatto Ambientale e quindi non essere realizzato, sarebbe il casello di Fenile e la viabilità locale tra le due città a dover subire un insostenibile carico di transiti provenienti anche dalla città di Pesaro.

            Quello che serve, invece, sono le quattro bretelle che collegheranno la S.P. 3 fraz. di Tombaccia e la S.P. 45 fraz. Belgatto – anch’esse previste nel pacchetto di opere compensative della terza corsia autostradale. Questo percorso, che si connette anche al   casello esistente, è molto importante perché servirà a collegare tra loro strade provinciali e statali che scendono a pettine verso la costa e pertanto ad evitare che il traffico extraurbano attraversi il centro di Fano. Su questo progetto c’è già il parere positivo della Soprintendenza e la disponibilità di Società Autostrade a cantierare l’opera.

Quindi le associazioni ambientaliste firmatarie della presente chiedono al Sindaco, alla Giunta ed al Ministro di impegnarsi affinché con Società Autostrade sia sottoscritta una convenzione in cui siano confermate tutte le opere compensative ad esclusione del casello di Fano Nord. Per quest’ultimo riteniamo necessari ulteriori approfondimenti e lo studio di una diversa soluzione di minor impatto ambientale rispetto al progetto scelto da Società Autostrade, che la sua realizzazione sia decisa solo dopo il completamento dell’iter di approvazione del casello di Pesaro Sud, che intorno al nuovo casello per un’area sufficientemente ampia sia apposto un vincolo sovraordinato (Regione, Ministero, ecc.) di totale inedificabilità, al fine di tutelare efficacemente i valori ambientali e paesaggistici della valle dell’Arzilla.

Distinti saluti.

Fano, 25/08/2014

firmano le Associazioni

 La Lupus in Fabula                            Pro Natura Marche                 Legambiente Pesaro

Flavio Angelini                                    Mauro Furlani                         Enzo Frulla

For-Bici Fano                                     Wwf Pesaro                           Argonauta Fano

Umberto Bernasconi                         Andrea Fazi                            Luciano Poggiani

Italia Nostra – Pesaro

Federica Tesini