Apprendiamo dalla stampa locale che il comune di Pesaro ridurrà fino al 30 % l’Imu per i terreni agricoli destinati a nuove aree produttive. Uno sconto a chi ancora pensa di lucrare sulla rendita fondiaria, se e quando le condizioni economiche gli permetteranno di costruire o di vendere a prezzi favorevoli.
Invece di fare una maxi variante per tagliare drasticamente le previsioni di nuove aree artigianali e industriali e riportarle alle reali necessita di mercato, il comune di Pesaro fa sconti a chi non dà nessun apporto allo sviluppo del Paese, ma aspetta solo di “incassare la vincita”.
Il Comune di Pesaro aveva nel 2010 una superficie urbanizzata di 2247 ha, pari al 17,75 % del territorio. Dal 1954 al 2010 l’incremento del consumo del suolo è stato del 233% mentre l’incremento della popolazione solo del 68%. Come le dinamiche successive al 2008 hanno dimostrato, con recenti fenomeni di abbandono e di sottoutilizzo, si è trattato di un processo di urbanizzazione legato a fenomeni di valorizzazione immobiliare e di generazione di rendite più che alla reale necessità dei processi produttivi. Ciò ha generato un enorme spreco della risorsa suolo e la disordinata crescita urbana. A ciò si aggiungono varianti ad hoc per favorire certi imprenditori, arrivando a modificare una legge regionale -la n.22/2011- che aveva proprio il presupposto di limitare il consumo di suolo. L’apice dell’appiattimento dell’amministrazione comunale agli interessi dei costruttori è stato raggiunto con la nomina della dirigente del settore edile di Confindustria ad Assessore all’Urbanistica, la quale avrà anche il compito di applicare il cosiddetto “PRG light”, che tradotto significa un alleggerimento dei vincoli e un aumento delle cubature.
Il Pd si conferma a Pesaro, come in Regione, molto attento a costruttori e speculatori.Infatti, se la proposta di legge di iniziativa popolare del Forum Paesaggio Marche “Norme per la tutela del paesaggio, lo sviluppo ecocompatibile ed il governo partecipato del territorio” sottoscritta da quasi 9000 cittadini marchigiani, si è arenata alle soglie della discussione in Assemblea Regionale, è principalmente per responsabilità del Pd, gruppo di maggioranza relativa. Se questa legge fosse in vigore sarebbe sospesa l’edificabilità delle aree di espansione di proprietà privata e pubblica, fino alla ridefinizione di nuovi piani strutturali e operativi, che sarebbero confezionati in una dimensione intercomunale, con il fine di fermare lo sperpero di suolo agricolo, aggiornando le previsioni edificatorie solo ad effettive esigenze economiche e demografiche.
Invitiamo le forze politiche che si candidano al governo regionale a fare proprio il testo della proposta di legge di iniziativa popolare del Forum Paesaggio Marche, e di riproporla di sana pianta nella prossima legislatura, così da riprendere il discorso malamente interrotto.
Pesaro, 26/02/2015
Claudio Orazi
Vice Presidente Associazione La Lupus in Fabula
Referente provinciale Forum Paesaggio Marche