Sul piano spiaggia, la fretta – o velocità come piace chiamarla adesso… – di sindaco ed assessore competente ha fatto i gattini ciechi: Sovrintendenza e provincia confermano che il Piano Spiaggia è completamente da buttare  

Lo dice il senso comune, che la fretta è una cattiva consigliera, e chissà che questa volta il sindaco e l’assessore alla velocità lo capiscano davvero, dopo il ceffone della Soprintendenza!

Lo sostenevamo dall’inizio – con il gruppo di lavoro formato da Associazioni Ambientaliste, Comitati, M5S e La Sinistra – che il Piano Spiaggia elaborato dalla De Regis fosse un concentrato inaccettabile di nuove cementificazioni del litorale, di interventi troppo pesanti per il contesto marino, di prescrizioni non rispettate sulla tutela dell’ambiente ed una ulteriore perdita di spiaggia libera.

Avevamo anche scritto a tutti i singoli consiglieri della maggioranza comunale per metterli in guardia, chiedendogli di portare questo atto nella sede democratica deputata ad esaminarlo, il consiglio comunale, e quindi di poterlo vedere – stante l’impossibilità a farlo, essendo di fatto stato secretato – ma le pochissime risposte ricevute terminavano con l’intervento del portavoce PD Andrea Nobili, che ribadiva a mezzo stampa la scelta di farlo passare solo per la giunta – definendo “teatrino” il Consiglio Comunale, come per giustificare tale scelta – sottolineando che eravamo esagerati e che strumentalizzavamo il tutto, che non c’era nuovo cemento ma solo strutture “sospese”, e finendo pure col deriderci.

Oggi emerge però dai giornali che la Sovrintendenza non approva il Piano Spiaggia perché contiene troppo cemento, riduzione di spiaggia libera e mancato rispetto di diverse prescrizioni.

Nel dettaglio chiede addirittura di eliminare la spiaggia per cani, di fare la ciclabile in legno, di spostare e ridurre il polo ricreativo di Baia Flaminia, e di eliminare del tutto quello Sottomonte,  dove già per la ciclabile erano state rilasciate prescrizioni di tutela ambientale, poi del tutto ignorate, come quella di lasciare la sabbia non riutilizzata per ricostituire la duna preesistente, andata invece a finire in ripascimenti altrove.

La sovrintendenza archeologica, come l’Ente Parco del San Bartolo, avevano già chiesto che si predisponesse una VAS per il tratto di Baia Flaminia, ma l’unico effetto prodotto era stata la richiesta di revoca del presidente del parco Balducci ad opera del sindaco Ricci.

La Provincia infine, non ha potuto non constatare la non conformità del Piano Spiaggia, a quello regionale sulla aree costiere, che prevede sempre di non intervenire su aree SIC e ZPS, ovvero protette, come sono quelle del nostro litorale, e tantomeno di non rilasciare nuove concessioni.

Insomma, è tutto vero, ed anche di più, quello che il nostro “gruppo di detrattori” andava sostenendo. Ma ancor peggio, si conferma in maniera lampante come questa amministrazione proceda incurante di ogni regola, tirando dritto “con velocità”. Non pensiamo infatti che questi errori gravissimi siano imputabili ad inesperienza ed incapacità, quanto a protervia e sprezzo delle regole, come il prepotente tentativo diedificazione dell’area del “Teatro dei Ragazzi” e l’operazione “Campus Scolastico”. Lo stesso modo di procedere avuto per il cosiddetto PRG Light dove, ne siamo sicuri, si riveleranno altre mancanze gravi. Saranno stati spesi dei soldi per redigere questo Piano Spiagge, ed insieme a questi tanto tempo si è fatto sprecare a chi questo piano ha cercato di studiarlo, come le associazioni di categoria, e forse qualcuno aveva già iniziato a prepararsi per investire: chi pagherà per tutto ciò?

Come intenderà procedere il sindaco adesso? Riporterà il tutto ad un livello partecipativo e normativo adeguato, o cercherà qualche altra via di uscita?

 

Questo comunicato è sottoscritto da:

  • Circolo Rosso&Verde, Comitato “Salviamo il Campus”, Italia Nostra – Pesaro, “La Sinistra” – Pesaro, La Lupus in Fabula, MoVimento 5 Stelle Pesaro, Masterplan al Centro”, Sinistra Ecologia Libertà, WWF – Pesaro

 

Pesaro, 5 novembre 2015