Si torna a parlare di Terme di Carignano.
I proprietari delle aree (soc. Terme di Carignano srl) ed il comune di Fano (quale autorità procedente) hanno rielaborato il nuovo Rapporto Ambientale (R.A.) ai fini della Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.) sulla variante di Piano Regolatore che il nuovo progetto di “sviluppo” delle Terme comporta.
Il nuovo R.A. è stato depositato per la consultazione dal 3 dicembre 2009 ed è disponibile in forma elettronica sul sito del Comune di Fano (avvisi Urbanistica) ed in forma cartacea presso i comuni di Fano, di Pesaro e presso gli uffici della Provincia di Pesaro ed Urbino.
Ma l’amministrazione comunale fanese si è ben guardata dal farlo sapere in giro, con comunicati stampa e manifesti. Evidentemente spera che al termine del periodo per le osservazioni, che sarà il prossimo 1 febbraio, in pochi presentino richieste di miglioramento o di modifica del progetto, affinché l’affare di svariati milioni di euro, che vede il comune di Fano e la Provincia nel ruolo di controllori e di controllati, possa andare tranquillamente in porto.
Il nuovo R.A corregge alcuni svarioni presenti nella prima edizione e approfondisce alcuni temi delicati come l’impatto del campo da golf e la qualità e quantità delle risorse idriche.
Tuttavia rimangono molte imprecisioni, e troppe lacune, ma soprattutto, è chiaro come il sole, che la V.A.S redatta dallo Studio Zandonella (Mn) ha un unico scopo: quello di cercare di far apparire una colata di cemento come un importante ma innocuo investimento economico ed immobiliare.
Rendere ambientalmente compatibile in un paesaggio agricolo quasi integro un complesso edilizio di 58000 mq (pari a 800 appartamenti di media grandezza) con altezze fino a 16,50 ml. tra le cui funzioni si trova di tutto, oltre ovviamente a quella termale, è quindi come cercare di truccare le carte.
Nessuno è ovviamente contro il miglioramento dell’attuale struttura termale, ma la proposta di variante portata avanti con l’Accordo di Programma assomiglia di più ad una nuova cittadella sportiva e commerciale in aperta campagna, che ad un credibile investimento sul turismo termale.
Invitiamo quindi i cittadini ad informarsi sulla reali caratteristiche del progetto, che nell’attuale formulazione avrà fortissimo impatto negativo sul paesaggio e sull’ambiente, non assicura benefici economici sull’economia locale (residenti e imprenditori), ma certamente arricchisce i proprietari delle aree. Fano, 07/01/2010
Il Presidente