Caprioli da salvare

Caprioli da salvare

COMUNICATO STAMPA
Per bloccare la caccia al capriolo che la Provincia di Pesaro e Urbino ha
clamorosamente autorizzato nei mesi di febbraio, marzo e giugno, Lupus, LAC
e VAS sono ricorse in appello al Consiglio di Stato. A distanza di poche
settimane dall’ottenimento dei primi importanti risultati,
Lupus in Fabula, LAC (Lega Abolizione Caccia) e VAS (Verdi Ambiente e
Società) sulla caccia e sui privilegi ingiustificati per i cacciatori non
demordono. Dopo che l’ordinanza del TAR Marche ha dato ragione alle tre
associazioni sospendendo la caccia alla beccaccia e al daino, per la caccia
al capriolo, oltre il termine tradizionale del 31 gennaio, ora si attende
l’udienza al Consiglio di Stato, dove gli ambientalisti saranno difesi
ancora dall’avvocato Leonardo Guidi. Pare incredibile come associazioni di
volontariato che hanno come finalità la tutela di un bene pubblico come
l’ambiente e gli animali che ci vivono, debbano trovarsi a battagliare per
vie legali con enti pubblici come la Provincia e la Regione, e che per
rivendicare legalità, chiarezza nei procedimenti e scientificità nelle
scelte, debbano spendere così tante energie per contrastare il malcostume
della politica lobbistica. Il proseguimento della strage di caprioli oltre il termine
della stagione venatoria è un regalo ai cacciatori che le associazioni ambientaliste
ritengono non sia sostenuto da basi scientifiche e pertanto dev’essere
bloccato. Intanto, quello che il TAR Marche ha già deciso non deve rimanere
scritto sui pezzi di carta: Polizia Provinciale e Corpo Forestale dello
Stato devono vigilare sul rispetto dell’ordinanza emessa, ma nella provincia
con il più alto tasso di bracconaggio del centro Italia non si può certo
stare tranquilli.

IL CONSIGLIO DIRETTIVO