I lavori di taglio e di eradicamento del bosco di faggio sul versante sud est del Monte Acuto sono visibili anche da Acqualagna, tanto sono estesi. Il progetto autorizzato, con il parere della Provincia e dell’Unione Montana per l’ampliamento delle piste da sci, la costruzione della nuova seggiovia Travarco-Monte Acuto, la sostituzione dello sky lift con una seggiovia triposto, la sostituzione dello sky lift al posto della manovia, prevede la scomparsa di 2.7 ettari di alberi di età compresa tra i 52 e 63 anni.
Secondo la L. Regionale n. 6/2005, art. 12 comma 2, (legge forestale) la riduzione di superficie boscata è soggetta a misure di compensazione ambientale, che significa nuovi rimboschimenti su terreni nudi.
In base ad un complesso sistema di calcolo previsto dall’allegato A della L.R. 71/97 (Disciplina della attività estrattive), che tiene conto della biomassa che viene sacrificata e del tempo necessario per il suo recupero, a fronte dei 2,7 ettari di bosco perduti si sarebbero dovuti piantumare circa 58 ettari di terreni liberi, oppure, in mancanza della disponibilità di superfici su cui effettuare il rimboschimento, il comune di Frontone avrebbe dovuto versare alla Regione Marche una somma di circa 950 mila euro.
Tale prescrizione avrebbe potuto mettere in dubbio la fattibilità di tutto il progetto.
Ma il comune di Frontone (ente competente in materia urbanistico edilizia e capofila del progetto) ha avuto un’idea geniale: dichiarare che l’allargamento delle piste è una manutenzione straordinaria di un’opera esistente e ottenere così dalla Regione (*) uno “sconto” sulla compensazione, che sarà quindi calcolata solo su 0,6 ettari di bosco,
Non avendo disponibilità di terreni in cui effettuare il rimboschimento la compensazione sarà solo economica, attraverso il versamento alla Regione di soli 217 mila euro in cinque rate.
Quindi oltre al danno la beffa: per i lavori di potenziamento dello sci da discesa sul Catria, che complessivamente costano alla collettività circa 5 milioni di euro, nemmeno un albero verrà piantato.
Fano, 04/12/2018
Il presidente Flavio Angelini.
* Decreto dirigente P.F. Tutela del Territorio di Pesaro ed Urbino n. 271/2017.