Da qualche giorno sta girando sui social media la notizia che il 13 giugno è stato avvistato un Ufo (Oggetto Volante non Identificato) sopra le piste da sci della stazione sciistica del Monte Catria.
Alcuni affermano che sia stata proprio questa navicella spaziale nel tentativo di atterrare a causare lo sradicamento delle ceppaie di centinaia di faggi, precedentemente tagliati per fare posto alle nuove piste da sci.
Noi invece crediamo che gli alieni, dal loro pianeta, abbiamo visto il disastro ambientale causato dagli interventi di potenziamento dello sci da discesa sul massiccio del Monte Catria e che abbiano voluto vedere da vicino quanto sia grande la stupidità umana.
A parte le supposizioni e le leggende metropolitane di certo c’è che in questi giorni continuano i lavori per livellare le nuove piste da sci: dopo il taglio della scorsa estate di circa due ettari di boschi di faggio, vecchi 50/70 anni, ora le ruspe scavano il delicato terreno del versante est dell’Acuto per rimuovere le culatte dei faggi e preparare il fondo delle piste per la nuova stagione sciistica 2019/2020.
Di neve in inverno ce ne sarebbe veramente bisogno per rimpinguare le scarse risorse idriche, ma i cambiamenti climatici in corso non garantiscono ne’ la durata delle precipitazioni ne’ la loro intensità. Infatti nevica quando non dovrebbe (l’ultima nevicata è del 15 maggio) mentre non nevica quando le temperature sono favorevoli alla conservazione del manto nevoso. Lo scorso inverno infatti sul Monte Catria si è potuto sciare solo per due fine settimana.
Quindi tutto lascia prevedere che gli oltre 5 milioni di euro spesi per potenziare la stazione sciistica di Cupa delle Cotaline siano soldi sprecati, lo capiscono anche gli extraterresti, ma certi amministratori regionali e locali ancora fanno fatica.
Speriamo che la prossima volta gli alieni decidano di atterrare e di liberarci da una classe politica incapace di leggere il presente e di programmare il futuro con serietà e lungimiranza.