Si chiama “Completamento del percorso pedonale e ciclabile sul torrente Arzilla e del relativo collegamento con la pista ciclopedonale della strada interquartieri”. Si tratta di un progetto fortemente voluto da alcuni esponenti del P.D. e da un comitato di cittadini residenti a Gimarra, che nella sua versione definitiva non rispetta nessuna delle condizioni di partenza. Infatti non sarà un completamento del percorso ciclopedonale sul torrente in quanto questo esiste già, ma un rifacimento completo dei tratti 3 e 4; non collegherà la spiaggia dell’Arzilla e la ciclabile Fano-Pesaro, perché il tratto 1 è stato stralciato; non collegherà la strada interquartieri, perché nei tratti 8-9-10-11 non sarà realizzata nessuna pista ciclabile, e si spera che i ciclisti e i pedoni siano più protetti dall’istituzione di una zona 30 e da due limitatori di velocità (dossi artificiali). In sostanza maggior parte dei 620.000 euro, che costa l’intervento, saranno spesi per stravolgere un tratto dell’argine sinistro del torrente con il taglio di 35 alberi (tra piccoli e grandi, tra cui 6 olmi protetti), il posizionamento di 70 ml di gabbionate metalliche riempite con pietrame, l’asfaltatura di 300 ml di sentiero, per un’ampiezza di 4 ml.. Per il sentiero ciclopedonale sul lato destro dell’argine (tratto 6 e 7) stralciato dal progetto, è previsto solo la sostituzione dei corpi illuminanti dei lampioni esistenti.
Il risultato di manifestazioni, confronti, e riunioni tardive è quindi un progetto monco, che non migliora la sicurezza di ciclisti e pedoni, nei tratti dove c’è una circolazione promiscua con le auto (il limite dei 30 Kmh è solo teorico), che rovina per sempre il valore paesaggistico e naturale di tratto dell’Arzilla, e che offre ad un quartiere di Fano una pista ciclabile di 300 ml che per caratteristiche costruttive non è presente in nessuna altra parte della città.
L’intransigenza di alcuni tecnici e di alcuni amministratori non ha permesso una rivisitazione generale del progetto che secondo quanto suggerito da numerose associazioni e cittadini doveva prevedere:
1) Lungo il torrente l’Arzilla un “percorso promiscuo ciclopedonale” di sezione variabile e non una “pista ciclabile”;
2) La salvaguardia di tutte le alberature, salvo quelle pericolanti.
3) La straordinaria manutenzione del percorso ciclo pedonale con risagomatura della sezione e copertura con terre naturali stabilizzate o stabilizzato di cava.
4) L’allargamento della sezione del ponte pedonale di attraversamento dell’Arzilla al fine di permettere un agevole transito di pedoni e ciclisti.
5) La predisposizione di nuovi corpi illuminanti in posizione e frequenza tali da non arrecare disturbo alla fauna selvatica.
6) La realizzazione di nuove piste ciclabili nei tratti mancanti (dal tratto 8 al tratto 11), oppure prevedere un nuovo itinerario adiacente alla zona sportiva trave che potesse collegarsi con la Strada Interquartieri.
Ora non ci resta che fare appello all’assessore Tonelli affinché blocchi la realizzazione dell’intervento, perché è un progetto sbagliato, e quindi un inutile spreco di denaro pubblico.
Fano, 30/10/2019
Per ass.ne La Lupus in Fabula – Claudio Orazi