Comunicato stampa
Funivia Monte Catria: la Provincia dalla memoria corta
Attraverso la pagina fb “Frontone – Monte Catria Informazioni Turistiche” abbiamo appreso che, a tre mesi circa dal suo annuncio, è stata attuata la decisione del Comune di Cantiano di permettere ad auto e moto di salire fino alla zona denominata Infilatoio, solo 300 mt più in basso della vetta del monte Catria.
Ciò interrompe una tradizione ormai consolidata. Da diversi anni, infatti, dal 1’ dicembre al 31 marzo, le tre strade provinciali che salgono fino alla quota massima, in località Infilatoio, erano sbarrate perché la Provincia di PU non è economicamente in grado di fare una adeguata manutenzione del fondo stradale soprattutto in condizioni atmosferiche avverse, come in caso di gelo e neve, garantendo l’accessibilità in sicurezza. Però da dicembre 2020 il comune di Cantiano si è offerto di gestire la strada che sale da Chiaserna, anche per il tratto Fonte Luca-Infilatoio, assumendosene gli oneri, dietro un adeguato trasferimento di risorse (da chi?). Così ora nei fine settimana chiunque potrà arrivare comodamente in auto sul monte Catria evitando di utilizzare la funivia.
La Lupus ha sempre avversato il progetto di ristrutturazione della funivia, così come ha condannato lo sperpero di denaro pubblico per il potenziamento dello sci da discesa sul Monte Acuto, ma ora che sono stati spesi 1.700.000,00 euro di fondi regionali per rimettere a nuovo l’impianto, perché consentire ai fruitori della montagna di usare il mezzo privato, per arrivare a 1400 m di quota? Perché non valorizzare un impianto classificato come T.P.L. (trasporto pubblico locale) di proprietà della Provincia di Pesaro-Urbino? Ovviamente se dove arriva la funivia, il cui costo di utilizzo è di 10 euro a/r a persona, ci si può arrivare comodamente in auto, ben pochi sceglieranno di prenderla!
Eppure, con la determinazione 236/2017, nell’escludere dalla procedura di V.I.A. i nuovi impianti sciistici sul Monte Acuto, la Provincia di PU prescriveva che “l’utilizzo della cabinovia per il raggiungimento del comprensorio andrà incentivato anche durante la stagione estiva limitando l’accessibilità viaria, con particolare riferimento alle giornate e ai periodi di maggior afflusso quali il periodo di ferragosto”.
Non solo questa prescrizione è stata completamente disattesa (a Ferragosto 2020 sono saliti a migliaia sul monte con centinaia di auto parcheggiate sui prati), ma ora è la stessa Provincia di PU, in accordo con comune di Cantiano, a permettere alle auto di usare la strada anche in inverno. Invece di chiudere le strade tutto l’anno, almeno fino a una certa quota, incentivando l’utilizzo dell’impianto di sua proprietà, la Provincia favorisce l’invasione delle auto, contraddicendo se stessa.
Poiché i cittadini devono sapere quale sia il riscontro in termini di presenze di un investimento realizzato con i loro soldi, in un periodo storico in cui si fanno tagli dolorosi a servizi pubblici ben più importanti, chiederemo alla Provincia di PU i dati sull’utilizzo della funivia nel 2020: giorni di apertura, giorni di effettivo esercizio, numero degli utenti giornalieri per ogni senso di marcia, ammontare dei biglietti staccati.
Fano, 05/03/2021
Il Consiglio Direttivo