Lettera aperta al Comune di Pesaro e alla Regione Marche
del 10 marzo 2021
La presentazione alla stampa della volontà di Comune e Regione di intervenire per il recupero dell’ex Ospedale psichiatrico San Benedetto ha convinto diversi soggetti, uniti dall’amore per il luogo e la città, a mobilitarsi per un progetto che salvaguardi il bene, ne mantenga la proprietà e garantisca la fruizione pubblica, ne salvaguardi gli spazi aperti e lo adibisca a funzioni decise insieme ai cittadini.
Il gruppo “Tocca el mur”, costituito con l’obiettivo di contribuire ad apportare idee per un progetto unitario di grande spessore e significato come l’edificio e il luogo meritano, ritiene indispensabile intervenire con grandissima urgenza al consolidamento, messa in sicurezza delle coperture, ristrutturazione e recupero del complesso formato dall’edificio, da quattro cortili e dal grande giardino storico: ciò per sottrarlo all’abbandono, al degrado e al rischio di crollo. Il gruppo ritiene inoltre che il progetto debba ricreare il rapporto con gli Orti Giulii, Porta Rimini, Viale della Liberazione, il giardino del bastione dell’Ospedale, Via Passeri e la Biblioteca San Giovanni.
Il Sindaco in Consiglio Comunale ha dichiarato “Non focalizziamoci su un unico bando, proviamole tutte!” Questo gruppo è d’accordo e suggerisce di concorrere al bando uscito da pochi giorni, che sicuramente Ricci conosceva anticipatamente nella sua veste di Presidente Nazionale ALI. È il bando che riguarda “investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e di degrado sociale” (DCPM del 21 gennaio, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 6 marzo 2021 n.56). Il DPCM finanzia interventi triennali e, per il triennio2021 -2023, i comuni capoluogo possono usufruire ciascuno di 20 milioni di euro. La misura sembra calzare a pennello con le idee di recupero del San Benedetto che propone questo gruppo, cioè mantenere la proprietà e garantire la fruizione pubbliche del complesso destinandolo ad attività di carattere culturale, educativo e formativo.
Se questa è la volontà, non serve concorrere al bando per la realizzazione di edilizia residenziale che favorirebbe l’uso privato da parte di pochi cittadini di gran parte dell’edificio e degli spazi pubblici, ma predisporre un progetto unitario coerente con le funzioni sopra menzionate.
Il gruppo “Tocca el mur” invita quindi i due Enti a:
- avviare con la città un processo di progettazione partecipata che permetta di far riappropriare i pesaresi di un’area che nella memoria cittadina è stato sì un luogo di dolore, i cui segni non vanno cancellati, ma anche di sperimentazione e di eccellenza;
- definire un accordo di programma con la Regione per dare la possibilità al Comune di accedere al bando del 6 marzo 2021 n.56 e al relativo finanziamento;
- provvedere da subito alla messa in sicurezza di tutti i fabbricati esistenti e, stante i tempi brevi per la scadenza del bando (4 giugno), utilizzare le competenze interne al Comune per la progettazione che deve mantenere integra l’unitarietà dell’edificio e prevedere le funzioni pubbliche, di carattere culturale, educativo e formativo;
- cogliere l’occasione per riqualificare un’intera area che è anche una parte importante della città, oggi abbandonata, che includa gli Orti Giulii, Porta Rimini, la biblioteca San Giovanni, via Passeri.
TOCCA EL MUR
Gruppo promotore:
Flavio Angelini
Lorenzo Bertini
Giorgio Bianconi
Paola Elena Cavina
Filippo Crescentini
Alessandro Di Domenico
Maria Teresa Federici
Francesco Ferri
Maurizio Franca
Nicola Giannelli
Vito Inserra
Daniele Lazzari
Ferdinando Leoni
Pierpaolo Loffreda
Stefano Mariani
Mauro Mariotti
Nicoletta Marsano
Antonio Mezzino
Achille Paianini
Simonetta Romagna
Ilva Sartini
Marco Savelli
Marta Scavolini
Clara Tarca
Marinella Topi
Riccardo Paolo Uguccioni
Roberto Vecchiarelli
Donatella Zerbini
Apriti Pesaro
Articolo Uno Pesaro e Urbino
Associazione S.EQU.S
EPCM
FIAB
Gruppozer0
La Lupus in Fabula OdV Associazione Ambientalista
Libera.Mente
Più Europa Pesaro e Urbino
Il gruppo “TOCCA EL MUR” si è costituito con l’obiettivo di salvare l’Ex Ospedale Psichiatrico San Benedetto dal degrado e dall’incuria e di restituirlo alla città con un progetto che ne mantenga la proprietà pubblica e ne permetta la fruizione da parte di cittadini e visitatori attraverso la destinazione ad attività culturali, educative e formative e valorizzi gli spazi aperti connettendoli agli Orti Giulii, alla Biblioteca San Giovanni e alle altre aree contermini.
“TOCCA EL MUR”
la frase “Tocca el mur” veniva urlata da “Caballero”, ricoverato al San Benedetto, affacciato a una finestra su Via Belvedere all’altezza dell’entrata degli Orti Giulii (ovviamente con grata).
Caballero era un uomo magro, ma con una forza incredibile. Si racconta che lo vedevano salire fino al soffitto puntando braccia e gambe sui fianchi della porta.
La richiesta di toccare il muro non era espressione di un suo disturbo mentale, ma la voglia di fregare le persone che passavano costringendole a fermarsi e compiere, su comando, un’azione senza senso. Quando il passante toccava il muro, Caballero gridava “più in alto, più in alto”. Poi ringraziava il passante e, con una risata compiaciuta per averne fregato un altro, tracciava un’asta (come i bambini in 1^ elementare) su un quaderno. Si racconta che, alla chiusura del manicomio, vennero trovate decine di questi quaderni.