Comunicato stampa
Contro le potature selvagge e i tagli indiscriminati serve il Garante degli Alberi
Gli alberi sono comparsi sulla terra trecento milioni di anni prima che il primo nostro antenato “homo sapiens” cominciasse a muovere i primi passi (solo 300 mila anni fa). Ed è grazie agli alberi e all’acqua che c’è vita sul pianeta. Oggi gli alberi ci forniscono gratuitamente, senza che ce ne accorgiamo molti servizi: assorbono l’anidride carbonica e le polveri sottili, umidificano l’aria e fanno ombra, trattengono l’acqua piovana e stabilizzano il terreno, contrastano le isole di calore e migliorano la salute, abbelliscono il paesaggio e sono la casa di tanti animali, ecc. Questi servizi ecosistemici andrebbero contabilizzati economicamente altrimenti molte persone non ne percepiscono il valore. Infatti, in tutta Italia, dal piccolo paese di montagna alla città sul mare, gli alberi subiscono una aggressione senza precedenti, sia da parte di privati, che da enti pubblici, nonostante rappresentino un patrimonio che andrebbe essenzialmente valorizzato come fossero un bene storico e monumentale. Potature sconsiderate che riducono gli alberi simili ad attaccapanni o a dei pali (vedasi foto allegate), abbattimenti non giustificati da ragioni scientifiche o inerenti alla sicurezza di cose o persone. Quando le attività umane o gli interessi dei singoli contrastano con la presenza di alberi, sono sempre loro a rimetterci, raramente si trovano soluzioni che possano salvarli dal taglio o dalla menomazione. Ci sono in azione troppi giardinieri improvvisati o tecnici non sufficientemente competenti che decretano la morte immediata, o a tempo, di alberi che potrebbero vivere ancora a lungo, che considerano gli alberi ornamentali come alberi da legna. Quasi sempre i cittadini si accorgono degli interventi a cose fatte, senza poter attivare azioni di contrasto per salvare questi preziosi amici, e proporre soluzioni alternative a capitozzature o a tagli evitabili. Gli alberi hanno grande capacità di adattamento, ma non possono difendersi dalle motoseghe. Per questo serve un Garante del Verde e degli Alberi.
Questa figura è stata istituita alla fine di gennaio nel comune di Milano (in questo caso sarà un organo collegiale composto da tre persone) ma se ne sta discutendo anche in altre città. Ma chi è, o dovrebbe essere, il Garante del Verde e degli Alberi? Un soggetto di riferimento imparziale, competente e soprattutto indipendente da chi amministra il comune, che suggerisce soluzioni tecniche e garantisce la corretta manutenzione e gestione del patrimonio arboreo, affinché la tutela e la cura del verde diventino bene comune. E cosa dovrebbe fare? Vigilare a livello cittadino sulla corretta applicazione delle normative di riferimento in materia di tutela del verde; ricevere segnalazioni e reclami e promuovere azioni volte a consentire l’ascolto e la partecipazione della cittadinanza, comprese iniziative di sensibilizzazione pubblica; formulare proposte per il miglioramento l’incremento del verde e degli alberi esistenti; proporre e discutere, con il supporto della Sezione Urbanistica, le eventuali modificazioni al Piano Regolatore vigente; monitorare e verificare i dati forniti dagli uffici comunali relativi alla quantità e qualità del verde nel territorio comunale, ecc. ecc. Insomma, è necessario che anche gli alberi abbiano qualcuno che li difenda, perché noi umani abbiamo sempre più bisogno di loro.
Fano, 05/04/2021
Il Consiglio direttivo