DOVE VA IL PARCO DEL SAN BARTOLO? Replica
Non siamo abituati alle repliche, anche perché le nostre prime affermazioni si attengono sempre alla verità dei fatti, cosa che non ci risulta possa dirsi per quanto scritto dalla Presidenza del Parco del San Bartolo, pensiamo per mancanza di informazioni e di conoscenza perfino del proprio Statuto.
Rivolgiamo, a questo punto, domande ancora più precise ed attendiamo precise risposte, senza sciocche ironie di facile presa su possibili lettori disinformati:
1)il Presidente Mariani sa che nello Statuto dell’Ente Parco, quello vigente, deliberato dal Consiglio Direttivo in data 27.11.2019 – quello che ha validità nel presente, non nel passato – non esiste alcuna indicazione a favore di Fiorenzuola? Lo spostare la Sede Legale ed Operativa del Parco da Pesaro è una decisione di tipo prettamente politico che risponde a logiche non di tipo funzionale e di fruibilità; i cittadini gabiccesi (che rappresentano all’incirca il 6% rispetto a quelli pesaresi, degni certamente di un totale rispetto) impiegano certamente minor tempo a percorrere il tragitto Gabicce/Pesaro rispetto al Gabicce/Fiorenzuola; “le migliaia di visitatori di tutto il mondo che frequentano strade e sentieri del Parco”, passeranno probabilmente per Fiorenzuola per ammirarne la grande bellezza ed apprezzarne le suggestioni storico/letterarie (oltre che gastronomiche); gli stessi trovano e troveranno certamente più facile raggiungere e parcheggiare a Baia Flaminia per usufruire delle strutture informative ed educative del Parco stesso – auspicabile Centro Visite compreso – piuttosto che cercare un difficile parcheggio a Fiorenzuola; nella speranza che non si pensi a realizzarne di nuovi, cosa che davvero comporterebbe un’ulteriore vulnus per l’integrità del Parco.
2) L’educazione ambientale ed i relativi “Laboratori Didattici” – certamente una delle attività principali di un Parco Naturale – per quanto tempo da oggi verranno lasciati a Pesaro e non trasportati in luoghi meno funzionali e di minor facilità di accesso? Dobbiamo forse far presente alla Presidenza del Parco, che la grande parte dei fruitori di tali attività è rappresentato da cittadini pesaresi (molte famiglie con bambini) o da turisti in vacanza a Pesaro? Serve una risposta precisa e non generica, che derivi da precise delibere dell’Ente Parco.
L’Ente Parco avrebbe – anche se soltanto per motivi di rappresentanza – potuto portare la Sede Legale a Fiorenzuola, ma lasciare quella operativa in un luogo più accessibile per la stragrande maggioranza dei fruitori delle attività di tipo educativo; almeno avrebbero causato meno danni!
3) La Lupus in Fabula – Associazione ambientalista che opera attivamente nel territorio provinciale non ha certamente necessità di avere “i comfort di un Parco a portata di mano”; ha attivisti residenti in tutta la Provincia ed organizza una serie di variegate attività in ogni luogo dove si rendano necessarie ed opportune; organizza escursioni in Appennino ed in passato anche sul San Bartolo; la Lupus è anche uno dei principali sostenitori della costituzione del Parco Nazionale del Catria, Nerone, Alpe della Luna, lo diciamo soltanto per smentire con facilità l’accusa di pantofolai/casalinghi, che forse si potrebbe affibbiare a chi vuole la Sede del Parco sotto casa!
Quanto alla nostra presenza presso la Sede di Viale Varsavia, l’attuale Presidenza potrebbe meglio informarsi e venire a sapere che alcuni di noi hanno frequentato quella Sede per anni, collaborando a varie attività e partecipando attivamente a varie iniziative, fintanto che qualcuno dall’interno del Parco ha inopinatamente cancellato il nostro logo da una loro locandina della scorsa estate, dopo che ci era stato chiesto il “patrocinio” ad una operazione di pulizia del litorale. Forse perché nel frattempo avevamo appoggiato le giuste istanze portate avanti dal Comitato Consolare Flaminia in ordine alla collocazione del noto “guard-rail” sulle Siligate?
4) Quanto ai fondi pubblici che si spenderanno per allestire la Sede di Fiorenzuola, è ininfluente il dire di essere stati bravi a trovarli, va invece giustificato il merito e l’opportunità di spenderli per finalità decisamente non necessarie e non funzionali agli scopi di un Parco Naturale; si producano con trasparenza le relative determine di spesa; queste spese sono state deliberate dal Consiglio?
5) Il Presidente dell’Ente Parco, nonché Consigliere Comunale, non ha nulla da obiettare sul fatto che il Comune di Pesaro, proprietario della Sede del Parco, mesi fa abbia inviato una “lettera di sfratto” ad una propria diretta emanazione? E che poi durante questa estate abbia concesso una delle non molte stanze della Sede in utilizzo gratuito ad Aquaride Srl, Società che svolge un’attività economica? Perché favorire, utilizzando un edificio pubblico, l’attività di una specifica azienda?
Pesaro, 21 ottobre 2021
La Lupus in Fabula – Associazione Ambientalista