Fano Ex Zuccherificio: prima di tutto riduciamo il cemento

             Prima di concedere qualsiasi cambio di destinazione d’uso nell’area dell’Ex Zuccherificio il sindaco di Fano chieda alla società Madonna Ponte la demolizione dei capannoni realizzati  sull’argine sinistro del fiume Metauro, costruiti senza aver presentato la necessaria valutazione di incidenza. Uno scempio perpetrato nell’indifferenza degli enti che avrebbero dovuto vigilare, ovvero il comune di Fano e la Regione Marche, e che ha distrutto ambienti prioritari o nicchie trofiche per diverse specie di uccelli e vegetazione sinantropica e ruderale.

            L’area in questione è attigua al S.I.C.ed alla Z.P.S del Fiume Metauro e per questo si sarebbe dovuto operare secondo le prescrizioni delle Direttive Comunitarie, delle leggi dello Stato e della Regione in materia di Rete Natura 2000. Ciò avrebbe comportato probabilmente una riduzione dei volumi o uno spostamento degli stessi in superfici meno delicate ed avrebbe evitato l’osceno impatto visivo delle strutture produttive a ridosso dell’area naturale.

            E’ ora che la programmazione urbanistica sia pensata secondo gli interessi generali delle comunità con l’obiettivo di un equilibrio ambientale e di un benessere duraturi e non secondo gli interessi economici delle proprietà.

            La battaglia dei commercianti è giusta perché a Fano non servono altre superfici commerciali, come d’altronde non servono capannoni e nuove residenze che consumano prezioso suolo agricolo. Ci sembra strano che la società Madonna Ponte quando decise di ritirare le licenze edilizie, prima dell’approvazione del nuovo PRG, non sapesse che tutte quelle superfici artigianali ed industriali non avrebbero avuto mercato. Ora con i volumi già realizzati, guarda caso con una tipologia edilizia funzionale all’utilizzo  commerciale, chiede un cambio di destinazione d’uso.

Noi crediamo che non debbano essere fatti ulteriori “regali” o concessioni che non siano quelli corrispondenti ad uno sviluppo equilibrato di Fano, anche in relazione alle previsioni urbanistiche dei comuni della vallata del Metauro.

            Qualsiasi nuova scelta sull’area dell’ex Zuccherificio impone un riflessione ampia che non può non coinvolgere le previsioni produttive nella zona di Bellocchi (50 ettari), Carignano (60 ettari) e il ventilato nuovo Polo degli Ospedali Riuniti di Marche Nord (Pesaro e Fano).

            Alla Provincia di Pesaro ed Urbino chiediamo di vigilare e di dare coerenza con i fatti alle enunciazioni del progetto “Provincia Felice” o “Provincia 2020” con il quale si propone anche lo stop al consumo del territorio e modifiche significative alle eccessive previsioni di nuove aree edificabili.

Fano, 07/06/2010

Per la Lupus in Fabula

Claudio Orazi