Comunicato stampa
Seri è candidato al premio CEMENTO ARMATO 2023
Con l’annuncio dell’abbattimento di 18 grossi platani, che saranno sacrificati per l’ampliamento e rifacimento del sottopasso ferroviario di viale Cairoli, il sindaco Seri si candida a pieno titolo all’ambitissimo premio “Cemento Armato” 2023. Ad insidiarlo, in questo premio al demerito, è il suo collega pesarese Matteo Ricci, ma se dovesse andare avanti la costruzione della nuova interquartieri fino a Gimarra, è quasi certo, che il primo cittadino fanese la spunterà sul suo concorrente.
Il premio “cemento armato”, che consiste in un blocco di cemento con una targa, viene assegnato, di norma ogni anno, dall’associazione La Lupus in Fabula o.d.v. a quell’amministratore locale o al politico che si è particolarmente distinto per aver arrecato danni all’ambiente, alla natura, e ai beni comuni.
Nelle scorse due edizioni, il premio “Cemento Armato” era stato assegnato al sindaco Francesco Passetti per aver voluto e realizzato il potenziamento, l’ampliamento e l’ammodernamento degli impianti sciistici da discesa del Monte Acuto (massiccio del Monte Catria) e dell’impianto di risalita a fune Caprile – Rifugio Le Cotaline; successivamente ex equo all’ex presidente della giunta regionale Luca Ceriscioli, all’ex presidente della provincia e all’ex vice presidente del consiglio regionale Renato Claudio Minardi per aver contribuito, attraverso il proprio ruolo istituzionale, alla realizzazione dello stesso progetto con conseguente devastazione del versante est della montagna.
Le motivazioni per la candidatura di Seri sono varie: dal taglio delle piante in vari progetti di viabilità e arredo urbano (ciclabile Arzilla, Ciclabile Ponte Sasso, Parcheggio Foro Boario, Viale Battisti, e viale Cairoli) alla cattiva gestione del verde urbano, dall’insufficiente eliminazione di aree edificabili nel nuovo PRG alla “strada ammazza colline” di Gimarra.
Relativamente al progetto redatto da RFI Marche-Abruzzo-Umbria ed approvato dalla Giunta fanese chiederemo gli elaborati e verificheremo la possibilità di soluzioni alternative. Tuttavia, facciamo notare che fatti salvi i progetti su Piazza A. Costa e Piazza Marcolini, in cui si è tenuto conto delle alberature esistenti, in tutti gli altri le presunte esigenze di mobilità e di sicurezza hanno prevalso sugli alberi. In ogni caso chiederemo che sia fatto un calcolo della perdita del valore ecosistemico derivante dal taglio dei 18 grossi platani e che la compensazione sia fatta in modo da sostituire, nell’immediato, i benefici ambientali delle piante abbattute, il che significa probabilmente 20/30 nuovi piante di alto fusto per ogni platano abbattuto.
Fano, 04/05/2023
Il Consiglio Direttivo