L’ombra effimera del cipresso
Pochi giorni fa con la piantagione di nuovi alberi si è concluso il rifacimento del parcheggio del Foro Boario. In un parcheggio l’ombra è fondamentale soprattutto in estate. Chiunque vorrebbe evitare di salire su un’auto infuocata quando fuori ci sono dai 30 ai 40° Per questo i parcheggi vanno alberati in modo che le chiome degli alberi a maturazione possano formare una coltre quasi del tutto uniforme per schermare i raggi solari. Invece, al Foro Boario, la Giunta Seri, in sostituzione della ventina di alberi abbattuti, fra cui degli enormi platani, ha deciso di piantare anche 6 Cipressi. Nulla da eccepire sulla bellezza di questa pianta che oltre a fare da cornice ai cimiteri è un albero di notevole eleganza, utilizzato come barriera frangivento, ma anche per ornare giardini e viali insieme ad altre essenze. Ma al Foro Boario, soprattutto ora che è stato coperto da un mantello di asfalto nero, servono alberi che facciamo molta ombra. Quali sono stati i motivi di questa scelta? E poi, perché non si è atteso l’autunno per mettere a dimora le nuove alberature invece del periodo più caldo dell’anno? Non si rischia di buttare via i soldi e dover rifare il lavoro da capo?