Comunicato stampa.
Monastero trappista: un pericoloso precedente
Le emergenze ambientali stanno diventando ogni giorno più drammatiche: lo stesso Papa Francesco che con la sua profetica enciclica “Laudato Sì” aveva correttamente individuato le connessioni tra la crisi climatica e le povertà sociali, sta in questi giorni preparando un ulteriore aggiornamento a causa dell’accelerazione del disastro ecologico .
Non possiamo lasciare inascoltata la parola del Papa e ognuno è tenuto, anche nel suo piccolo, a dare il proprio contributo alla salvezza del genere umano. Papa Francesco nella sua enciclica denuncia il consumo del suolo come una delle colpe maggiori delle attività antropiche.
Non capiamo quindi come ciò possa avvenire per la costruzione di un convento, che di fatto opera l’assurda cementificazione in una collina che per decenni è stata tutelata e protetta da ogni intervento edificatorio.
Lo abbiamo ribadito in più di una occasione: esistono strutture in questa zona di proprietà ecclesiastica che adeguatamente ristrutturate potrebbero ritornare a svolgere le loro funzioni religiose con consumo zero del territorio .
Nel vicino convento di Montegiove vi sono attualmente tre monaci camaldolesi: nel pieno della sua ricettività ne ospitava 60; il complesso del Prelato, con annessa chiesa, ospitava decine di seminaristi; a Carignano esiste un convento di suore non più utilizzato da decenni. Invitiamo caldamente i frati Trappisti e l’assessore Fanesi, a leggere, studiare ed applicare l’enciclica “Laudato Si” nel territorio fanese, trovando una soluzione alternativa a questa assurda opera cementificatoria.
Siamo contenti che a Fano si stabilisca una nuova comunità ecclesiastica, tuttavia i frati trappisti, pur essendo dei religiosi, sono sostanzialmente dei soggetti privati che non possono vantare maggior diritti di altri cittadini, a cui finora è stato giustamente vietato di costruire nuove abitazioni in zone paesaggisticamente vincolate. Questa variante sarebbe dunque un pericoloso precedente, soprattutto in questa fase di preparazione del nuovo PRG.
Perciò invitiamo i consiglieri comunali a riflettere su quest’aspetto e a bocciare la variante urbanistica.
Fano, 02/09/2023