Comunicato stampa
Rifacimento Viale Battisti: alberi galleggiano sul cemento
Guardando la costruzione dei nuovi marciapiedi sul lato Pesaro di Viale Battisti non si può non notare che le radici dei pochi alberi residui “galleggino” rispetto al livello del marciapiede. Nella loro vita, infatti, a causa dell’impermeabilizzazione dovuta all’asfalto, al fine di cercare ossigeno (ma forse non tutti sanno che anche le radici hanno bisogno di ossigeno) hanno sviluppato radici intorno al colletto che sono emerse rispetto al “piano campagna”. Una corretta progettazione avrebbe dovuto tenere conto di questa situazione! Invece nel progetto esecutivo non c’è nulla, proprio nulla, sulla gestione del verde esistente, a parte la seguente frase: “a valle di una valutazione da parte di un agronomo esperto, tutte le alberature rimosse potranno essere ricollocate e ne verranno ripiantate di nuove come previste dal progetto”.
In realtà nessuna alberatura esistente sarà ricollocata e nessun “agronomo esperto” ha fornito indicazioni sulla gestione degli alberi prima dell’inizio dei lavori. Il risultato è che per fare le aiuole di 1,45 cm. intorno agli alberi sono state tagliate grosse radici (fino a 15 cm di diametro). Ci sarebbero state soluzioni alternative? Certamente! Un esperto arboricoltore, dopo aver esaminato lo stato di fatto, avrebbe potuto suggerire aiuole più grandi e con un cordolo più alto rispetto al marciapiede, oppure una pavimentazione flottante che avrebbe garantito alle radici la traspirazione necessaria. Oppure avrebbe potuto consigliare un progetto radicalmente diverso.
Qualsiasi progetto che riguarda o interferisce con il verde pubblico deve essere redatto anche da professionisti competenti in materia: ma ciò non avviene! Poi quando cadono gli alberi (a causa degli eventi meteo sempre più estremi) i colpevoli sono sempre gli ambientalisti, a mai chi non gestisce con professionalità il verde urbano, o chi deve fare i controlli. Infatti, è necessario evidenziare che sono stati violati gli art. 9 – Difesa delle piante nelle aree di cantiere e l’art. 10 Scavi nell’area di pertinenza degli alberi del Regolamento del Verde Urbano approvato meno di un anno fa.
Chiediamo ancora con forza che il comune di Fano assuma un altro tecnico esperto per la gestione del suo patrimonio arboreo e che si doti di un Censimento delle piante esistenti e di un Piano di Gestione del Verde. Ma su questa Giunta non nutriamo più molte speranze.
Fano 30/01/2024
Il Consiglio Direttivo