Comunicato stampa

I parcheggi non risolvono la crisi del commercio

Ancora regna grande confusione sulle tariffe orarie che saranno applicate nel nuovo parcheggio dell’Ex Vittoria Colonna. Tra precisazioni e smentite del comune e tra organismi dirigenziali della stessa Aset, non è chiaro se la prima ora di sosta sarà gratuita. Però alcune cose sono certe. E’ certo che al posto di un giardino sorgerà un parcheggio; che invece di decine di cespugli, già eradicati, e di una siepe, che cingeva la recinzione esterna, ci saranno oltre 50 auto in sosta; che quello che era un piccolo polmone verde che assorbiva co2 e polveri sottili, diventerà un nuovo attrattore di traffico, e generatore di inquinamento e rumore, a due passi dalla scuola Corridoni; che i lavori per la pavimentazione e l’installazione dei nuovi punti luce arrecheranno danni alle radici dei pini. Ciò che era stato scongiurato con la trasformazione dell’area carburanti Agip in una piazza alberata, è diventato triste realtà con la nascita dell’ennesimo inutile parcheggio a ridosso del centro storico. Inutile, perché nonostante l’elevato costo di realizzazione, 100 mila euro di soldi pubblici, non risolverà nemmeno uno dei problemi di chi vive e lavora nella città murata: come voler curare il mal di stomaco con l’aspirina. La medicina è sbagliata! E’ falso quello che afferma la Lega che c’è una scarsità di parcheggi e che da ciò dipende la crisi del commercio con decine di negozi prossimi alla chiusura. In realtà, negli ultimi 50 anni le aree di sosta intorno al centro storico sono sempre aumentate e quasi niente è stato tolto alla sosta all’interno di esso. Ricordiamo i parcheggi ricavati alla Rocca Malatestiana, agli ex, Carri del carnevale, nella ex Caserma, in via Risorgimento, al Foro Boario, al Vanvitelli (con il Multipiano) ecc. Eppure, la crisi del commercio non si è mai arrestata. Le responsabilità, note a tutti, sono i centri commerciali piccoli e grandi sorti nella periferia e il diffondersi del commercio on line. Nuovi parcheggi serviranno solo a rendere più inquinato e invivibile il centro. Occorre ben altro! Ad esempio: agevolazioni per chi volesse ristrutturare abitazioni in centro storico e andare a viverci; una diversa caratterizzazione dei negozi, meno banali e più attraenti, la costituzione di una rete di attività commerciali capaci di fare una efficace promozione con offerte e incentivi. Ma occorre anche eliminare tutto il traffico e la sosta dei non residenti, migliorare l’arredo e la qualità di verde, rendere il centro storico un salotto, bello da vedere e da gustare a passo lento e in sicurezza. I parcheggi per la sosta lunga vanno realizzati a chilometri di distanza collegandoli con bus navetta, come ha fatto Pesaro con il San Decenzio e l’area di via dell’Acquedotto. In verità per chi viene da nord e da sud in parcheggi scambiatori ci sono: a Gimarra e in Via Pisacane (nei pressi dei due nuovi supermercati). Forse serve un parcheggio “long stay” lungo l’asse della Flaminia. Speriamo che chi ora amministra la città guardi al futuro con un occhio attento alla crisi climatica e non alla crisi del mercato delle auto, che prenda esempio da tante città italiane ed europee che sono rinate con la riduzione del traffico privato, lo sviluppo della mobilità dolce, il trasporto pubblico e la sostituzione di piazze e parcheggi con il verde.

Fano, 09/12/2024

Il Consiglio Direttivo